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Rastelli: “Siamo carichi, a Bari per fare una grande gara e vincere”

Le dichiarazione del tecnico rossoblù alla vigilia del match del “San Nicola”

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Cagliari in campo domani a Bari. Manca un punto per ottenere la matematica promozione in Serie A. Questo pomeriggio, conferenza stampa di Mister Rastelli (ore 15:30) presso il Centro Sportivo di Asseminello.

Come sempre seguiremo l’evento in diretta.

La squadra ha svolto la rifinitura in mattinata, dopo la conferenza stampa si vola verso Bari. In attesa che il mister arrivi in sala stampa, la speranza è logicamente quella legata al fatto che nessuno sia indisponibile e che le condizioni di Ceppitelli e Farias siano ottimali.

Si sistemano microfoni e telecamere, pochi minuti e il tecnico del Cagliari si confronterà con i cronisti.

Altro fattore, sarà fondamentale comprendere chi sostituirà Munari. Tra pochi minuti sapremo qualcosa in più.

Ecco il mister, ed ecco le sue dichiarazioni:

"Il modulo si scoprirà domani. Abbiamo lavorato in settimana su più soluzioni per poter cambiare pelle a seconda dell'esigenza della partita. Ceppitelli si è allenato tutta la settimana.

L'umore è ottimo, i ragazzi sono molto carichi. Dipende da noi e non dobbiamo ascoltare nessuna radiolina. Dobbiamo andare a Bari a vincere.

Fino ad ora abbiamo fatto un grandissimo campionato. Domani affrontiamo una grandissima squadra costruita per vincere. Ci sono tutti gli ingredienti per fare una grande prestazione. Non dobbiamo guardarci indietro. Il Bari farà la sua partita, noi faremo la nostra senza snaturarci. Vedremo cosa dirà il campo. Dovremo essere bravi a cambiare pelle. Giocarcela senza calcoli è il nostro obiettivo, non voglio una squadra che scende in campo per accontentarsi.

Farias sta bene e domani mattina farò le valutazioni del caso. Non ha i novanta minuti sulle gambe. La squadra è stata perfetta con il Livorno. Ha interpretato la gara come l'avevo preparata. Fino all'espulsione. Non fermiamoci al risultato.

Non ci sono solo le individualità da tener d'occhio nel Bari, ma dobbiamo renderci conto che tutti sono pericolosi".

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