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Pavoletti: "Volevo solo il Cagliari"

"Voglio sia l'anno migliore della mia carriera"

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L'attaccante classe 1988 Leonardo Pavoletti è ufficialmente un nuovo calciatore del Cagliari. Il neo acquisto rossoblù è arrivato ieri in tarda serata in città, accolto da tanti tifosi che gli hanno datto un caloroso benvenuto sull'isola.

Alle 19:30, presso la sala stampa del centro sportivo di Asseminello è previsto l'incontro con la stampa. Seguiremo l’evento in diretta.

Pavoletti è nato a Livorno e ha già giocato con le maglie di Sassuolo, Genoa (dove è "esploso" collezionando 45 presenze e 23 reti e attirando su di sè l'interesse dei grandi club) e Napoli, in cui ha disputato solo sei gare senza segnare nemmeno un gol.

Il CT della Nazionale Giampiero Ventura ha già convocato il ragazzo nel 2016, in occasione delle gare ufficiali contro Francie e Israele: chissà che un impiego più continuo del giocatore sul campo non convinca l'ex mister rossoblù a riaprirgli le porte di Coverciano in vista dei prossimi Mondiali. Sicuramente questo è anche uno dei motivi che ha spinto Pavoletti a lasciare la Campania. 

Amici sportivi buon pomeriggio da Alexandra Atzori e dalla redazione del quotidiano on line www.blogcagliaricalcio1920.net. Tra poco si comincia.

C'è curiosità circa chi accompagnerà il calciatore in questa conferenza stampa: ci sarà Giulini? Rossi? Passetti? Non resta che attendere.

Intanto ricordiamo che Pavoletti si è legato al Cagliari firmando un contratto di cinque anni.

La sala stampa va riempendosi, si sistemano telecamere e microfoni. Tra poco si inizia.

Una sola sedia, Pavoletti sarà probabilmente solo in copagnia dei cronisti e alla presenza dei responsabili stampa e comunicazione.

Manca poco, Pavoletti sta per entrare in sala stampa.

Eccolo:

Buonasera a tutti sono molto contento di essere qui, ringrazio la società che ha fatto tanto per farmi arrivare e vorrei ringraziare tutti coloro che ieri sono venuti all'aeroporto e che non ho potuto salutare.

Lo sforzo maggiore per farmi arrivare l'ha fatto naturalmente la società ma anche io sono voluto venire tantissimo. La squadra la conoscevo già dall'anno scorso e io volevo entrare a far parte di un progetto ben chiaro.

Ero vicino al Cagliari già due anni fa e non se n'è fatto nulla. Questo e il terzo contatto ed è andato bene. Speriamo vada tutto bene.

Ho visto tutta la gara con il Milan e parte di quella con la Juve. Conosco solo Farias dal periodo di Sassuolo e gli altri solo come avversari. Credo questa squadra possa fare davvero bene. Ho parlato stamattina con il mister e mi ha spiegato cosa vuole da me e dalla squadra.

Lo scorso anno è stato particolare e Napoli e una piazza particolare. Io sono arrivato non in condizioni perfette e giocando poco non ho potuto entrare in condizione. Allo staff e alla squadra del Napoli, sotto il profilo umano, do un 10. Ma Napoli è una storia chiusa, ora c'è il Cagliari.

La società ha puntato tanto su di me e oggi ho potuto allenarsi con la squadra e ho visto che ci sono diversi compagni che valgono la cifra che mi hanno pagato. Possiamo fare tanto. Gli infortuni mi hanno impedito di essere pavoletti al 100%. Senza infortuni vedrete in vero me.

Borriello ha fatto benissimo a Cagliari ma l'importante è il presente e non posso pensare a cosa ha fatto chi mi ha preceduto.

La nazionale ovviamente è il sogno di ogni giocatore. Sono venuto per il Cagliari e se grazie alle mie prestazioni arriverò in nazionale tanto meglio.

Questa è la quarta città di mare in cui gioco: svegliarsi con il sole e il mare per me vuol dire tanto e ti fa già iniziare la giornata con uno spirito diverso.

Io sono venuto perchè voglio che questo sia l'anno migliore della mia carriera. Poi naturalmente non siamo delle macchine.

Io devo mettermi a disposizione della squadra e far capire ai miei compagni che sono un ragazzo semplice. Se do una mano alla squadra poi la squadra me la restituirà.

Leonardo Pavoletti lo conoscerete in seguito, vedrete chi sono nella vita di tutti i giorni. Sono venuto qui per cinque anni perche c'è un progetto serio per far diventare grande questa squadra. E io voglio farne parte.

Ho giocato poco a Napoli ma ho potuto rimettermi a posto fisicamente dopo gli infortuni di Genova. Non ho il ritmo partita nelle gambe ma compenserò con la voglia e la fame.

Mi hanno già parlato di Cagliari ma non mi ricordo chi, però ricordo che me ne hanno sempre parlato bene perché ti lasciano lavorare tranquillo e si può fare calcio.

Ho sentito parlare dello stadio. Domani spero mi mettere qualche minuto nelle gambe.

Perin? Si, l'ho sentito e mi ha fatto l'in bocca al lupo. Non ho ancora scelto il numero perché questa è stata una giornata impegnativa.

La 11? Sarebbe un po' pesantina (ride). Non uso particolarmente i social, ho chi mi aiuta ma alla fine l'ultima parola è sempre la mia. Allegri? Ci conosciamo ma non abbiamo tantissima confidenza.

L'affetto della gente? Mi da motivazioni in più per ripagarlo. Non vedo l'ora che arrivi il 10 settembre.

 

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