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Van der Wiel: "Qui per fare bene, la mia esperienza al servizio della squadra: mi ispiro a Dani Alves"

"Il Cagliari è una squadra che ama fare buon calcio, non ho paura e non vedo l'ora di giocare"

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Il difensore classe 1988 Gregory Van der Wiel è ufficialmente un nuovo calciatore del Cagliari. Il giocatore è in città già da qualche giorno e sta iniziando ad ambientarsi nella sua nuova realtà isolana, lui che a meno di trent'anni ha già vissuto in Francia e in Turchia e ha già militato in due grandi club come PSG e Fenerbahçe. 

Alle 17:30, presso lo Store del Largo Carlo Felice, l’incontro con la stampa. Seguiremo l’evento in diretta.

Van der Wiel è nato ad Amsterdam e ha collezionato 89 presenze con la maglia parigina e undici con quella turca, senza contare le 132 apparizioni con l'Ajax, squadra nella quale è cresciuto. Ha inoltre fatto la trafile delle squadre nazionali del suo paese e nel suo palmares vanta anche un secondo posto ai mondiali di calcio (Sudafrica 2010). 

Amici sportivi buon pomeriggio da Alexandra Atzori e dalla redazione del quotidiano on line www.blogcagliaricalcio1920.net. Tra poco si comincia.

Intanto presso lo store stanno arrivando i media, il tutto in attesa dell'ingresso del nuovo calciatore del Cagliari.

C'è curiosità circa chi accompagnerà il calciatore in questa conferenza stampa: ci sarà Giulini? Rossi? Non resta che attendere.

Ancora pochi minuti e avrà inizio la conferenza stampa.

Ecco il calciatore, ecco le sue dichiarazioni:

Ciao a tutti, io sono Gregory van der wiel e sono molto contento di essere qui. Ho avuto un accoglienza molto calorosa e ho conosciuto i miei compagni la scorsa settimana. Ho visto le prime due gare, purtroppo si è perso ma non vedo l'ora di costruire qualcosa con loro.

Come avete visto su instagram ho già scoperto un po' l'isola e due spiagge e siamo davvero contenti di essere qui.

La scorsa stagione non è stata grandissima per me, non ho giocato quanto mi aspettavo. Ho sentito parlare di Cagliari perché volevo altri stimoli e una nuova avventura.

Spero di restare qui il più a lungo possibile.

Il Cagliari di ieri? Penso abbia giocato molto bene e avrebbero meritato di più. È una squadra che ama giocare a calcio ed è quello che faccio anche io. Questa è la mia filosofia, giocare e svariare su tutta la fascia, difendere e attaccare. Ho molta esperienza e ho giocato partite importanti e spero di mettermi a servizio della squadra.

El Kabir è mio amico e ha giocato qui e mi ha parlato molto bene della società. Anche Santoni, con cui ho lavoraro all'Ajax e dopo aver sentito loro la scelta è stata facile. Tra Isla e me ci guadagno io da questi trasferimenti.

Non so molto della difesa dell'anno scorso ma ho molta esperienza internazionale e metterò tutto questo a servizio della squadra.

Penso che quando si gioca contro le grandi squadre sia necessario curare i dettagli. Anche contro la Juve è successo: basta una minima distrazione e ti puniscono. Ieri però la squadra ha fatto davvero un ottimo lavoro, peccato solo per la punizione.

Sto lavorando duro per prendere parte alla gara contro il Crotone. Per quanto riguarda lo stadio sembra andare tutto per il verso giusto, quindi speriamo.

In Turchia non ho giocato per motivi non legati al calcio. questa e l'unica cosa che posso dire.

La scelta di venire qua non c'entra con i prossimo mondiali. Voglio solo tornare a giocare e divertirmi.

Sono qui già da una settimana ma non ho mai avuto paura che andasse male qualcosa e non si chiudesse l'accordo. I trasferimenti internazionali posso andare per le lunghe. La A per me è una novità, non ho paura e non vedo l'ora di giocare e vedere il livello del campionato.

Non c'è nessuno che ammiro o di cui ho paura. Ho giocato contro grandi campioni e non ho mai giocato con paura. Scendo in campo e do il massimo.

Ho parlato con rastelli e gli ho detto che voglio giocare ed essere felice, al contrario di quanto successo l'anno scorso. Ho avuto un'ottima impressione e decidere di venire qua è stato semplice. Il fatto di avere qualcuno che parla la mia lingua come Santoni può essere d'aiuto.

Segnare non è il mio ruolo ma non ho un modo o una tecnica di farlo preciso, mi capita e basta.

Sono già stato contattato diverse volte da club italiani come Juve e Roma, soprattutto da giovane. Dopo l'Ajax però ho deciso di andare in Francia. Ora sono qui e vedremo cosa faremo.

Non sono più il più giovane della squadra, ho esperienza e mi metterò a servizio della squadra, non solo dei più giovani ma anche dei compagni. Quando potrò spingerò per un cambiamento e parlerò anche nello spogliatoio. Farò sentire la mia voce.

Ho scelto la maglia numero 2 perché l'ho usato all'inizio della mia carriera e il numero 23 era già preso.

Ibra? No, non l'ho sentito. Quando c'è stata l'amichevole con il Fenerbahce non sapevo che sarei venuto qui, i contatti sono iniziato dopo. In quella gara sono stati i primi 90' dopo quattro mesi.

Sto bene, entro in condizione abbastanza in fretta. Come detto non gioco da quattro mesi quindi non so se reggerò tutti i novanta minuti. Il 23 è un numero speciale, anche Michael Jordan e Beckham, quindi è un numero speciale.

Nel mio ruolo ho sempre ammirato Dani Alves, penso che nonostante l'età sia uno dei migliori".

 

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