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La voce dei tifosi: rabbia, indignazione e vergogna

Le dure parole dei supporters rossoblù

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Il giudizio degli addetti ai lavori che hanno assistito alla partita che il Cagliari ha perso contro il Chievo è stato pressoché unanime: hanno tutti confermato il fatto che la squadra di Ivo Pulga si è giocata la partita, almeno nel primo tempo, e che non ha concesso molto ai veronesi che, comunque, hanno vinto solo grazie alla forte volontà di salvarsi. Eppure, il coro che si leva da parte dei tifosi è molto duro: la squadra non ha fatto assolutamente nulla per vincere anzi, qualcuno insinua addirittura il dubbio che ci sia stata qualche irregolarità. Come ogni settimana diamo voce a voi tifosi e riportiamo alcuni dei commenti che ci avete lasciato. Buona lettura.

Giancarlo è molto deluso e spera nel futuro: “Siamo stati vergognosi, vergognosi vergognosi. Speriamo che il fondo americano li mandi via tutti meno Sau, Ibarbo e Silvestri. Pulga, visto che il Cagliari era già salvo, poteva far giocare almeno un tempo a Loi e Barella, invece come al solito i giovani del Cagliari se li godranno gli altri”.

Giovanni è breve e conciso: “Una sola parola. Miserabili!”.

Fabio non è soddisfatto della prova della squadra: “Avrebbero dovuto onorare meglio il campionato! In un solo colpo hanno fatto retrocedere due squadre. E se lo facessero le altre? Un giorno potrebbe capitare a noi, mi auguro di no, ma mai dire mai!”.

Pervis approfondisce ciò che hanno già detto gli altri: “È stata un’altra sconfitta in qualche modo "scontata", un’altra partita di fatto regalata, mandando in serie B Bologna e Catania. Questi comportamenti prima o poi si pagano. E intanto ci si è inimicati Bologna e Catania, che saranno pronte a vendicarsi al momento opportuno. Così si prendono in giro i tifosi e gli spettatori paganti. Ma quando nel 1988 il Cagliari era in C1, in predicato di retrocedere in C2, i tifosi non hanno preso in giro la squadra. Va bene che è stata conseguita una salvezza che poteva apparire problematica, date le questioni dello stadio e di Cellino, però siamo stati facilitati dal fatto che Livorno e Bologna si sono rivelati più scarsi del previsto e che il Catania si è svegliato tardi. Però così ci si sente traditi e resta l'amaro in bocca per comportamenti che suonano come antisportivi”.                

Davix va al sodo: “C’è poco da dire, è stata una partita venduta, un classico”.

Piergianni è d’accordo: “Speriamo almeno che i soldi della partita venduta servano a comprare un buon giocatore per l’anno prossimo”.

Massimo spiega anche il motivo di questa “vendita”: “Si è stata una partita venduta perché adesso devono riscattare Silvestri dal Chievo”.

Ale invita i giocatori a cambiare mestiere: “Andate a zappare!”.

Bruno è rassegnato: “A fine campionato come sempre aiutiamo gli altri. Domenica la Juve ce ne fa almeno 3, perché non fa sconti a nessuno. Cagliari Calcio, cambia tutto che è  meglio!”.

Luca è l’unico che cerca il lato positivo: “Ci siamo salvati senza stadio, con pochi tifosi e senza presidente. Io direi che è andata bene. Forza Cagliari sempre!”.

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