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La lavagna tattica: Cagliari-Atalanta

Prima partita casalinga in pomeridiana per il Cagliari di Rastelli. Gli isolani affronteranno al Sant’Elia l’Atalanta di Gasperini. Come imposteranno la gara i due tecnici da un punto di vista tattico?

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Riscossa contro continuità. È il tema conduttore del match che domenica pomeriggio al Sant’Elia vedrà contrapposte Cagliari e Atalanta. I rossoblù, allenati da Massimo Rastelli, sono reduci dalla sconfitta esterna di Bologna (finita 2-1 per i felsinei). Questo match per la formazione isolana sarà un crocevia importante per trovare finalmente la prima vittoria in questo campionato. Per contro, i bergamaschi vengono dal successo casalingo all’Atleti Azzurri d’Italia per 2-1 contro il Torino di Sinisa Mihajlovic. Da un punto di vista tattico, come potrebbero presentarsi le due compagini? Ecco gli ipotetici scenari.

RASTELLI VERSO IL VARO DEL 4-3-1-2 … CON UN OCCHIO DI RIGUARDO AL 3-5-2?

Lo scopo principale di Rastelli per questo match è quello di far acquisire fiducia ai propri giocatori, cercando di trovare la prima vittoria dal ritorno in A, davanti al pubblico amico. Come verrà schierato il Cagliari dal tecnico campano?

La soluzione più probabile potrebbe essere quella più logica, ovvero affidarsi al 4-3-1-2, modulo che al Cagliari ha dato certezze e grandi risultati in passato. Necessario il cambio in porta vista la squalifica di Storari: al suo posto è pronto Rafael. Possibile rivoluzione in linea difensiva con l’inserimento di Fabio Pisacane nel ruolo di terzino destro (con il conseguente spostamento in mediana di Isla). A sinistra dovrebbe essere confermato Murru (attenzione però a Bittante che scalpita).

Nella cerniera difensiva centrale, invece, uno tra Salamon e Ceppitelli sarà al fianco dell’inamovibile Bruno Alves. In mezzo al campo, a causa degli infortuni, Rastelli deve fare di necessità virtù. Assenti i lungo degenti Dessena e Ionita, il centrocampo rossoblù vedrebbe la presenza del doppio play-maker (Di Gennaro e Tachtsidis), assieme a uno tra Padoin e Isla (che avanzerebbe il proprio raggio d’azione così come in nazionale). Sulla trequarti, saranno assenti per infortunio Joao Pedro e Farias: si andrebbe, quindi, verso la conferma di Barella nel ruolo di suggeritore alle spalle dei due attaccanti che, salvo clamorosi colpi di scena, dovrebbero essere Sau e Borriello (con Giannetti pronto a subentrare).

In alternativa, tuttavia, Rastelli potrebbe anche decidere di schierarsi a specchio con il 3-5-2 (visto che Gasperini è noto ai calciofili per il suo 3-4-3). In quel caso, Rafael sarebbe confermato tra i pali. Il muro difensivo a tre sarebbe formato da Salamon, Bruno Alves con uno tra Capuano e Ceppitelli a giocarsi una maglia da titolare. In mezzo al campo, Di Gennaro potrebbe partire leggermente favorito su Tachtsidis nel ruolo di regista.

Il greco rappresenterebbe la carta a sorpresa di Rastelli, che lo schiererebbe o come centrale di centrocampo o come falsa mezzala (in alternativa potrebbe essere abbassato il raggio d’azione di Nicolò Barella) con compiti di impostazione (come accadeva lo scorso anno in B con Fossati in coppia con Di Gennaro). L’altro posto in mediana sarebbe occupato da Padoin, mentre sulle fasce agirebbero Isla e Murru. In avanti la coppia Sau-Borriello.

REBUS GASPERINI: PROPORRE IL “SUO” 3-4-3 O PUNTARE A SORPRESA SUL 4-4-2?

In casa Atalanta, Gian Piero Gasperini deve risolvere un bel rebus: puntare sul caro vecchio 3-4-3, suo marchio di fabbrica, o sorprendere l’avversario schierando il modulo 4-4-2 in linea? A quali uomini si affiderebbe l’ex tecnico del Genoa? Ecco i possibili prescelti.

In caso di 3-4-3, nonostante le polemiche con il proprio allenatore, verrebbe confermato Sportiello. La cerniera difensiva centrale sarebbe tutta muscoli ed esperienza con Masiello, Toloi e Zukanovic. In mediana, Gasperini punterebbe sul talento di Kessiè e Freuler oltre che sulla garra di Kurtic. Come terzini, verrebbe data fiducia a Konko e a Raimondi. In avanti, sugli esterni, pieni poteri ad Alejandro “El PapuGomez e a Marco D’Alessandro, che appoggerebbero l’ex della sfida, Mauricio Pinilla (che partirebbe favorito sul neo acquisto, Alberto Paloschi).

Il 4-4-2, invece, consentirebbe a Gasperini di avere più equilibrio in tutti i reparti. La formazione sarebbe con Sportiello tra i pali, poker difensivo composto da Masiello (che con questa tattica agirebbe da terzino destro), Toloi e Zukanovic centrali, con Konko schierato a sinistra. A centrocampo, spazio al giovane Conti come laterale destro, con D’Alessandro dalla parte opposta; in mezzo possibile ballottaggio tra Carmona e Kessiè con Grassi a occupare l’altro posto disponibile in cabina di regia.

Con lo schema più classico del nostro calcio, l’allenatore atalantino punta su un attacco tutto forza e fantasia con Gomez a supporto di uno tra Pinilla e Paloschi (la staffetta tra i due è stata l’arma letale che ha consentito ai neroazzurri di battere il Torino).


 

 

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