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Cagliari, centrocampo a due: pro e contro

L'analisi: un reparto delicato che ha ancora bisogno di qualche modifica

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Sono loro due, Rog e Marin, quelli che si stanno caricando sulle spalle la mediana del Cagliari. Nel 4-2-3-1 di Di Francesco hanno il compito di dare equilibrio al baricentro della squadra, ma come si è visto nel corso di questa stagione, non è un compito semplice. I due play finora si sono presi onori e oneri, adattandosi in una posizione poco congeniale: ricordiamo che fino all'anno prima il croato era una mezzala, mentre l'ex Ajax nasce trequartista e anche un po' regista, ma di certo non mediano.

Per un centrocampo a due l'ideale sarebbe disporre da una parte di un interditore e dall'altra di un costruttore di gioco. Il Cagliari non ha più un tessitore di trame da quando Cigarini se n'è andato: Marin, arrivato proprio per sostituire il Professore, non è ancora calato nella parte e comunque non ha le sue caratteristiche. Ecco che quindi a volte pare un po' un pesce fuor d'acqua nel modulo dei sardi. Rog invece è molto più duttile, e questo fa sì che grazie alla sua corsa e alla sua grinta riesca a fare da diga e cerniera in mezzo al campo.

I due play poi si devono capire, devono sapere quando salire e quindo invece abbassarsi, senza farlo nello stesso momento, per non essere troppo scoperti. Qui bisogna migliorare, perché in diversi casi il Cagliari ha subito le ripartenze altrui, proprio perché il centrocampo era sguarnito. Avere solo due uomini come baluardo a protezione della difesa ti espone a questi rischi.

Tuttavia, nonostante la difficoltà, normali, ci sono anche delle note positive: Marin e Rog quando riescono a fare filtro danno vita ad azioni in velocità degne di nota, due-tre tocchi e si va in porta. Funziona la collaborazione tra le fasce e il centro, con le ali che si appoggiano su entrambi i mediani per poi scatenarsi. Meglio dunque in costruzione che in fase di non possesso, dove bisogna migliorare, e tanto.

Il Cagliari poi ha la fortuna di avere un tuttocampista come Nandez, che quando è stato scalato in mediana ha dato un importante contributo, vedi la gara contro la Sampdoria. Aspettando la crescita di Marin, potrebbe essere questa la soluzione ideale: un centrocampo robusto con Rog e Marin che spezzano il gioco e fanno ripartire l'azione, grazie anche alle loro sgroppate. La doppia carta Ounas-Sottil potrebbe suonare un po' azzardata, ma se la squadra trova le distanze giuste potrebbe essere la svolta della stagione.

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