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Coniugazione irregolare del verbo sognare: luci a San Siro non ne accenderanno più

L'analisi del match contro l'Inter

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Perché poi non è tanto il fatto di vincere. È quello di rivincere. Non è tanto il segnare un gol, è farlo a cinque minuti dalla fine. E non è una questione di portare a casa i tre punti, è più il fatto di prenderseli quando nessuno ci sperava più. Non è un gol di un attaccante, è quello di un ragazzo che si sta rialzando per l'ennesima volta. Sono gli ingredienti di una ricetta chiamata entusiasmo, sono la coniugazione irregolare del verbo sognare. E così si torna da San Siro con un'altra, meravigliosa impresa. Ancora una volta.

Un successo di un peso specifico clamoroso, perché issa il Cagliari prepotentemente e stabilmente nella parte sinistra della classifica e proietta i sardi al prossimo match casalingo con la voglia di spaccare il mondo.

Intanto le vittorie consecutive diventano tre, anche senza Borriello dal 1', senza Isla e, ovviamente, senza Ionita, Dessena e João Pedro. È il successo di Rastelli, che ha azzeccato la mossa Melchiorri (preferendolo a Borriello, mica al primo scemo che passava) e ha messo il Cagliari nelle condizioni di disputare un secondo tempo sontuoso, dopo un primo tempo in cui i rossoblù erano stati presi a pallate dall'Inter.

Tempo fa, tra le righe di un editoriale e prima dell'inizio del nuovo campionato, mi ero espresso sul tecnico campano, ritenendolo più adatto al calcio della Serie A che a quello della Serie B. I fatti, per ora, stanno confermando questa tesi: un gioco che concede pochissimo agli avversari a cui spesso lascia il pallino del gioco per punire al momento giusto, una conoscenza approfondita delle debolezze della concorrenza che porta a sfruttare imprecisioni con estremo cinismo.

Poi chiaro, il torneo è ancora lunghissimo, ma è vero anche che chi ben comincia è già a metà dell'opera.

Ora i punti che distano dalla salvezza son 27, nove vittorie. Da inseguire con un Melchiorri in più, con un Di Gennaro in gran spolvero nella nuova posizione, un Pisacane che sta rispondendo in modo strepitoso a chi lo riteneva inadatto e una squadra in continua crescita.

Intanto i rossoblù tornano in Sardegna con un Meazza espugnato di nuovo, in rimonta. È uno strano destino, o forse è solo il consueto, abitudinario e logico destino di chi non molla mai. "Milano scusa, stavo scherzando, luci a San Siro non ne accenderanno più."

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