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Caos calmo

L'analisi del match contro la Ternana

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Per una settimana ha regnato il caos. Da Crotone in poi è stato tutto un alternarsi di chiacchiere, critiche, sentenze e giudizi. Ieri pomeriggio i rossoblù, vincendo contro la Ternana, si sono regalati un po’ di silenzio. Sono entrati nella loro personale stanza insonorizzata e hanno ascoltato la totale assenza di rumore. È stato bello, per una volta.

Eppure in questa occasione siamo costretti ad aprire la porta di quella stanza e siamo obbligati a disturbare un po’. Perché è vero, ieri i sardi hanno vinto e sono rimasti sulla scia del Crotone, ma il match in Calabria non è stato ancora superato del tutto. Il Cagliari ieri ha vinto ma non convinto, ed è parso molto lontano dai suoi giorni migliori. Certo ritrovarsi dopo una sosta non è semplice, ma la parte clou della stagione arriva ora, e non c’è tempo per frenate di cui ci si potrebbe pentire a fine campionato.

Questa squadra non è una corazzata, chiariamolo. È una bella squadra, decisamente più forte delle altre formazioni della cadetteria, ma sempre partendo dal presupposto che il livello della B è ad oggi piuttosto bassino. Basti pensare all’ultima B affrontata dal Cagliari, quella della stagione 2003-04. In quel campionato c’era gente come Toni, Lucarelli, gli stessi Zola e Suazo, Oliveira, Riganò, Pazzini, tutta gente che oggi giocherebbe tranquillamente in Serie A. Per questo faccio fatica ad inquadrare i rossoblù come uno squadrone irresistibile. Le corazzate sono altre, quelle son le squadre composte da campioni in ogni reparto, che hanno una chiara idea di gioco e sanno sempre cosa fare.

Ieri la manovra dei sardi era lenta e prevedibile: si ha quasi l’impressione che quando viene a mancare lo show del solista la squadra faccia fatica oltremisura a sbloccare il risultato, nonostante poi magari le undici figurine del Cagliari valgano il doppio delle undici figurine della rivale di turno.

Detto questo, resto convinto che Rastelli sia l’allenatore giusto per questa squadra e che lo sarà ancor di più l’anno prossimo se i sardi, come ci auguriamo, dovessero centrare la Serie A. Il pragmatismo del mister campano sarà fondamentale in un campionato in cui i rossoblù non saranno chiamati a fare la partita sempre e comunque, come accade quest’anno, ma dovranno saper soffrire e punire l’avversario alla prima disattenzione. Paradossalmente il gioco tanto criticato quest’anno potrebbe essere esaltato l’anno prossimo, quando il modo di concepire la partita sarà diametralmente opposto, quando un 1-0 come quello di ieri sarebbe accolto sempre festosamente e mai con un naso storto.

Eppure per oggi si accetta anche questa vittoria di misura, si inseriscono i tre punti in saccoccia e si va avanti. Step by step, parola dopo parola, 1-0 dopo 1-0, tre punti dopo tre punti.

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