C'era un vecchietto anni fa che tutte le domeniche andava a guardare le partite della squadra del suo paese. Da solo, le osservava in silenzio. Poi, quando la squadra vinceva, usciva dallo stadio con il suo cuscino sotto braccio e tra sé e sé si ripeteva soddisfatto: "E tre punti son tre punti". Non importava come il trionfo arrivasse, a lui interessava solo il risultato finale.
E alla fine è solo una questione di stile. Però al nuotatore in fin dei conti non si chiede di fare poca schiuma, ma di vincere la gara.
E così ieri il Cagliari è tornato in Sardegna coi tre punti conquistati in saccoccia. Bottino ottenuto facendo tanta schiuma, ma statene certi, le bollicine si dissolveranno in mezzo all'acqua, nessuno le ricorderà , ma il risultato resterà sempre.
La prestazione non è stata esattamente impeccabile, ma ad una squadra con sette cambi non si poteva chiedere molto di più. Di sicuro ci si potrebbe ricordare che le partite durano 90'.
Nelle scorse occasioni i rossoblù erano rientrati negli spogliatoi con largo anticipo, questa volta sono rimasti dentro qualche minuto di troppo prima di decidere di scendere in campo. Sarà che ieri alle 20.45 (quindici minuti dopo l'inizio della sfida di Chiavari) c'era l'anticipo della Serie A e certe abitudini non si scordano, anche perché in fondo la casa del Cagliari è quella.
Ma bisogna meritarsela. La certezza è che se le partite non si giocassero e venissero promosse le squadre coi giocatori migliori, i sardi sarebbero primi per distacco. La rosa rossoblù è di gran lunga la più forte del campionato cadetto e pure un ipotetica squadra delle "riserve" (scese in campo ieri) non sfigurerebbe.
Il Cagliari ha qualità importanti e molto spesso dà l'impressione di non curarsi del risultato perché in cuor suo sa che prima o poi un Farias, un Sau o un Melchiorri grifferà la partita con un colpo d'autore.
La manifesta superiorità (almeno sulla carta) dei sardi si sta palesando anche nel rapporto con gli arbitri, che forse avvertono la "sudditanza psicologica". Ieri in più di un'occasione è arrivato l'aiutino del direttore di gara, anche se poi da qui a gridare "ladri", come fatto dai tifosi dell'Entella, c'è un abisso.
E mettici la giocata del talento, e mettici l'aiutino, alla fine i sardi hanno portato a casa il massimo risultato col minimo sforzo. A volerla dire tutta si potrebbe aggiungere che gli avversari avrebbero meritato più di una sconfitta con due gol di scarto, si potrebbe sottolineare come la prova del Cagliari non sia stata brillante, ma poi mi viene in mente quel vecchietto.
Non so dove fosse, ma siamo sicuri che se avesse assistito alla partita di ieri da tifoso rossoblù a fine gara avrebbe preso il suo cuscino, l'avrebbe messo sotto braccio, e nonostante le difficoltà del match con aria soddisfatta avrebbe pensato a voce alta: "E tre punti son tre punti".
