Un punto che non fa male. Il Cagliari porta a casa un pareggio dallo scontro con il Monza e dà un segnale dopo il ko contro la Juve. I rossoblu hanno giocato una gara a due facce. 

Primo tempo meglio i sardi, che sono riusciti a imbrigliare la squadra di Palladino mettendosi a specchio e aspettando. Tattica giusta, perché gli ospiti non hanno trovato molti spazi e i pericoli numeri uno, ovvero Colpani e Colombo, non hanno fatto la differenza. Gli uomini di Ranieri sono passati in vantaggio con Dossena su calcio d'angolo, come contro la Juve. Dopo il vantaggio la gara ha visto il Monza provare a riprenderla e il Cagliari sfruttare le corsie lasciate scoperte. Si è stati bravi a mettere la gara sul piano dell'intensità, tagliando le gambe al Monza. 

Il problema dei sardi è stato quello di non aver chiuso la gara subito. Luvumbo e compagni hanno avuto delle palle gol, ma non le hanno finalizzate. Questo ha permesso al Monza di riorganizzarsi nell'intervallo e di cambiare l'approccio al match. Gli avversari sin dall'inizio del secondo tempo sono sembrati più aggressivi e si sono affacciati più volte dalle parti di Scuffet. E qui va detto: buona parte del punto di ieri sera è merito del portiere rossoblu. In almeno tre occasioni è stato decisivo, ha permesso ai suoi di non subire oltre al danno anche le beffa. 

Il Monza ha usato la stessa arma del Cagliari per pareggiare, perché Maric segna su calcio d'angolo. Da lì è un continuo della squadra di Palladino, che spreca più volte il gol del raddoppio. I rossoblu nel finale hanno un sussulto e reagiscono con i cambi, forse un pochino tardivi, ma Lapadula per una volta è meno killer del solito e vanifica la palla del match. 

Il difetto del Cagliari è stato quello di non restare in gara per tutti i novanta minuti. Giocare solo un tempo non porta lontano, il Monza avrebbe potuto anche vincere ma il pareggio è il risultato più giusto.