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Non c'è vita dopo Luvumbo

L'analisi del match contro la Fiorentina

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Il Cagliari ha segnato soltanto due reti in questo campionato. Entrambe portano la firma di Zito Luvumbo, l'unico giocatore ad essere andato in gol da quando i sardi sono tornati in Serie A. 

Ieri, contro la Fiorentina, l'angolano era seduto in panchina a causa di un problema muscolare. Gol del Cagliari? Zero. Tra tutti i problemi di ieri al Franchi, dove la Viola ha vinto 3-0, è emersa ancora una volta la difficoltà di trovare la rete, ed è chiaro che se non ci pensa Luvumbo, con i suoi strappi e le sue giocate, al momento non c'è nessun altro in grado di buttarla dentro. 

Ma andiamo con ordine. Nella serata di ieri i rossoblu sono usciti sconfitti per la quinta volta in sette partite, subendo tre reti e restando quindi all'ultimo posto in classifica. I primi 20' sono stati un incubo: dalla partenza, arrivata ancora una volta su errore di Radunovic, fino all'autogol di Dossena, la squadra di Ranieri ha subito costantemente quella di Italiano. 

C'è stato un momento però, sull'1-0, in cui il Cagliari ha avuto la possibilità di pareggiare e quindi di segnare con un giocatore che non fosse Zito Luvumbo. Ma Nandez, da solo a porta vuota, calcia male e Kayode salva a pochi passi dalla linea. La fotografia del momento dei sardi. Dopo il 2-0 gli ospiti hanno provato a scuotersi con Petagna e Shomurodov, ma niente da fare. 

Nella ripresa dentro Prati e Oristanio, che portano un minimo di vivacità, ma di nuovo: Petagna ha un'occasione a tu per tu con Musso ma lo scavetto è troppo alto e prende la traversa. Sarebbe stato fuorigioco, ma nuovamente il Cagliari fallisce una chiara occasione da gol. La terza rete, subita tra l'altro a difesa schierata su lancio di 40 metri, mette la pietra tombale sul match e conferma il periodo nero degli isolani. 

Ranieri stavolta, a differenza di Cagliari, ha sbagliato formazione, il 3-5-2 messo in campo non ha limitato minimamente il centrocampo viola, che ha gestito la gara in lungo e in largo, e la difesa a tre non è riuscita ad arginare Nico Gonzalez e la sua banda. Gli esterni, Zappa e Augello, sono stati inconsistenti in entrambe le fasi, i pochi cross tentati dalle fasce non hanno sortito l'effetto sperato. E se anche uno come Nandez, solitamente l'ultimo ad arrendersi, va giù di ritmo, la situazione è preoccupante. 

I problemi ora sono tanti ma i punti, 2, sono gli stessi dei gol fatti fin qui. Luvumbo non può essere sempre la soluzione, Petagna non si è ancora integrato nei meccanismi e Shomurodov continua ad essere un pesce fuor d'acqua. Lapadula ritorna tra un po', ma intanto?

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