Finalmente è tornata la vittoria. Stava iniziando un digiuno dai tre punti visto e rivisto in questo campionato, con i rossoblu che arrivavano da tre pari e una sconfitta nelle ultime quattro gare, ma una vittoria, meritata, contro la Ternana ha interrotto il periodo di magra e ha ridato nuovo slancio al Cagliari, sia nel morale che nella classifica. 

Non è stata una partita semplice, soprattutto nel primo tempo, eppure era iniziata benissimo. Alla prima vera azione offensiva i padroni di casa hanno trovato un Nandez ispirato (che poi sarà il migliore in campo) sulla destra che ha pennellato un cross perfetto per il piatto di Deiola: 1-0 dopo neanche cinque minuti. 

Poi però, come era successo altre volte, soprattutto a Parma, dopo il vantaggio i sardi si sono arenati, iniziando a perdere qualche pallone di troppo e schiacciandosi nella propria metà campo. E come in precedenza, ecco il pari avversario. All'intervallo Ranieri sa che bisogna cambiare qualcosa, anzi più di qualcosa: decide di andare in all-in ed effettua quattro sostituzioni. Ma soprattutto cambia modulo. Passa alla difesa a tre e si inventa Deiola al centro della retroguardia. Luvumbo per uno spento Pavoletti è l'altra mossa tattica che dà la scossa alla partita. 

Dall'ingresso in campo del numero 77 si trova quella profondità che prima mancava e si liberano anche degli spazi importanti per Lapadula, fino a lì nascosto. Un paio di accelerazioni ed ecco il sorpasso, proprio con i due attaccanti che confezionano per Zappa il gol del 2-1. Da lì in poi il centrocampo si allunga e i rossoblu avrebbero diverse occasioni per colpire in ripartenza e fare il tris, ma un po' per sfortuna e un po' per poca lucidità non riescono a chiuderla. Nel finale Falletti prova a punire il poco cinismo del Cagliari ma Radunovic dice di no con una parata da Superman che vale non solo la partita ma anche un pezzo di classifica. 

Il Cagliari ieri ha dimostrato di non essere soltanto Lapadula, visto che i gol che non ha fatto lui sono stati segnati da altri, ma non solo: Ranieri ha osato ed è stato premiato. Difficilmente prima aveva cambiato così tanto in corsa, ma questa volta ha sorpreso un po' tutti e ha avuto ragione. Per arrivare nel migliore dei modi possibili ai playoff serve anche questo.