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CERCASI QUALITÀ

L’analisi della partita contro il Parma

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Il Cagliari torna dalla trasferta di Parma con zero punti in tasca e la sensazione sgradevole di non aver assolutamente raccolto quanto meritato sul campo. Il 2-1 favorevole ai crociati in effetti è maturato al termine di una gara densa di episodi discutibili condotta non nel migliore dei modi dal direttore di gara Gariglio in termini di scelte e metro arbitrale. 

Ovviamente solo una piccola parte della sconfitta è da addossare ai presunti errori dell’arbitro in quanto anche il Cagliari ha delle evidenti responsabilità per quanto accaduto al Tardini. Responsabilità legate più che altro al fatto che se giochi un primo tempo arrembante poi non puoi passare gran parte del secondo a far giocare gli avversari. Il Parma era in netta difficoltà dopo aver incassato la rete dell’uno a zero e non essere riusciti a raddoppiare è stato un peccato mortale. Tuttavia non c’è nemmeno da stupirsi troppo considerato che in questa stagione il reparto avanzato del Cagliari è stato ed è tuttora il punto debole della squadra. A parte Lapadula e parzialmente Mancosu, nessun attaccante ha minimamente ripagato la fiducia della società e di Ranieri.

Al contrario, ieri pomeriggio Pecchia ha potuto permettersi il lusso di far entrare a gara in corso due giocatori come Mihaila e Dennis Man, non fenomeni del ruolo ma sicuramente calciatori in grado di far cambiare marcia ad una squadra con problemi offensivi, soprattutto in Serie B. Così è stato, invece Falco, Luvumbo, Millico e Pavoletti non hanno saputo fare altrettanto perciò la disputa si è risolta in favore dei padroni di casa. Come spesso accade, nei match equilibrati è la qualità tecnica degli avanti a fare la differenza: il Parma ne ha da vendere, il Cagliari un po’ meno… 

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