Ora entriamo dentro e dimostriamo di essere diversi da quell'altra volta. Di aver imparato la lezione. Quella di San Siro, do you remember? Da Hakimi a Darmian. La salvezza era una roba per esaltati, quel giorno. Perché le cose erano state fatte bene ma il bene non bastava più. Forse non era mai bastato, ma nell'ultimo periodo era diventato antimateria.
Allora ora entriamo dentro e dimostriamo di averlo capito. Tutti insieme. E se riusciamo rompiamo le scatole. E se riusciamo rompiamo le scatole.
Non so se negli spogliatoi sia andata così, ma mi piace pensarlo. In questi mesi, anche nelle righe di questi editoriali, ho giocato sulle genetica della forza trainante. Il gol di Cerri, manco serve specificare quale (ma probabilmente vale di per sé più di dieci milioni, con buona pace di chi lo chiama plusvalenza) era stato generato dalla forza della disperazione. Un Cagliari in fin di vita si era aggrappato all'unica cosa vivente avesse davanti, il Parma. Lo ha trasformato in un horcrux e ha proseguito il suo cammino. Ha vinto a Udine e poi è arrivata la Roma. Contro i giallorossi i rossoblù hanno pescato il jolly con la forza della speranza, di chi iniziava a crederci, per pareggiare a Napoli con la forza dell'entusiasmo e vincendo a Benevento con quella della sicurezza. Ieri il Cagliari ha strappato un punto senza logica con la forza della leggerezza. Un sentimento che sembrava perso, sparigliato tra le migliaia di insicurezze di un'annata che pareva destinata a finire nella soffitta degli orrori. Con le gambe leggere e la pancia svuotata dalle angosce e riempita solo da qualche sorso di birra inevitabilmente consumata, i sardi hanno probabilmente centrato il pareggio meno pronosticabile del campionato, quello contro un Milan che si giocava la vita e che ora – believe it or not – potrebbe anche costare la Champions.
Ad oggi i sardi potrebbero anche portare a casa la famigerata quota 40, come i signori. Ci proveranno nel prossimo fine settimana, nella meritata passerella che una Sardegna Arena (solo pragmaticamente) vuota concederà al Cagliari.
Quelli della rimonta del 2021, quelli dell'anno del gol di Cerri al Parma. Come l'annata di JedaStorariCossu e della rimonta al Napoli. La favola dei ragazzi del 2021 è realtà : ma se lo è, e la Sardegna lo sa, una grossa fetta di torta è per Leonardo Semplici. Arrivato come normalizzatore, ha reso possibile l'anormale.
Forse è così che si passa alla storia.