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Non scordiamo le assenze e le gambe pesanti, ma forse questa squadra manca di sufficiente esperienza

L’analisi delle amichevoli estive disputate finora dai rossoblù

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Ieri sera allo stadio Nespoli di Olbia il Cagliari ha disputato contro il Getafe la seconda e ultima amichevole in terra sarda, dopo quella di mercoledì a Oristano contro i ciprioti dell'Apollon Limassol. Come da copione in occasione delle recenti uscite isolane dei rossoblù, la cornice di pubblico è stata all’altezza e forse anche oltre le aspettative (all’Arena Sant’Elia per la presentazione della squadra circa 10.000 persone, a Oristano 4.000 e ieri 5.500).

Il match è terminato 1-3 in favore degli spagnoli (rete di Alexis, doppietta di Alvaro e gol della bandiera di Ekdal), con la compagine sarda che è parsa in evidente difficoltà rispetto agli avversari, più freschi sul campo, più pronti per l’esordio in una partita ufficiale e con le idee meno annebbiate. La condizione non è stata acquisita appieno da parte dei sardi, e la difesa non ha mostrato ieri la necessaria solidità, in almeno due delle segnature ospiti (una delle quali in situazione di palla da fermo). Ha fatto il suo esordio l’ultimo arrivato Ceppitelli, parso troppo nervoso e ancora fuori dai meccanismi. Pisano, che ha sostituito l’infortunato Balzano dopo 18 minuti, si è mostrato invece in gran spolvero. A centrocampo Crisetig non ha agito con il giusto ritmo, mentre Donsah ha impressionato per forza e capacità di fare filtro, riuscendo a creare una vera e propria diga dalle sue parti. Bene anche le ali, su tutte Farias, mentre Sau non è riuscito a fare il centravanti boa, come richiestogli da Zeman; anche Longo, subentrato nella seconda frazione, è sembrato spaesato. Come ultimo il portiere, Cragno, ha in più di un’occasione interpretato il ruolo di “libero” (per intenderci alla Neuer ma con risultati talvolta non esaltanti).

Il ciclo di amichevoli del Cagliari in questo precampionato ha avuto inizio nel ritiro di Sappada, tra le micidiali ripetute, i gradoni e le conseguenti esercitazioni tattiche: la prima "sgambata", il 17 luglio, è terminata 15-0 ai danni della Rappresentativa locale. Poi solo 5 gol, tre giorni più tardi, contro la Rappresentativa Friulana hanno fatto fare un passo indietro, mettendo in luce quanto la squadra fosse provata dalle fatiche della preparazione. La rete subita su punizione da Colombi, inoltre, è suonata come campanello d'allarme circa l'affidabilità del portiere ex Carpi, tanto da spingere la dirigenza sarda a cercare un estremo difensore di esperienza da affiancare allo stesso Colombi e a Cragno (sfumato Anania, la scelta è ricaduta su Almunia, anche se pare che la telenovela non sia terminata, con lo spagnolo - poco gradito a Zeman - tornato alcuni giorni in Inghilterra, e ancora incerto se vestire o meno la maglia rossoblù).

Dopo i progressi nella gara che ha visto i sardi opposti all'Indonesia Under 23 (terminata 2-0, grazie a Longo e all’autogol di un avversario), il Cagliari ha salutato il ritiro altoatesino con l’8-0 sull’Asiago Team.
Mercoledì scorso allo stadio Tharros di Oristano l'errore di Cabrera in fase di impostazione ha spalancato le porte al pareggio degli ospiti, vanificando il vantaggio cagliaritano firmato Loi. Ieri, invece, è stata debacle contro una squadra, il Getafe, più avanti nella preparazione.

Da sottolineare il fatto che a Olbia mancassero diversi potenziali titolari: in difesa il più esperto di tutti Rossettini, a centrocampo Conti e Dessena, in avanti Ibarbo. Con loro, senza alcun dubbio, nelle prossime uscite potrebbe cambiare la fisionomia della squadra e l’approccio alle partite. Verrebbe accresciuta, inoltre, la qualità. Tuttavia, troppo poco per cercare di dormire sogni tranquilli da qui all’inizio del campionato di Serie A. Che sia necessario qualche innesto di maggiore esperienza per evitare di dare troppa responsabilità ai giovani? Se in una partita dovessero mancare Rossettini e Conti insieme, l’età media della squadra calerebbe vertiginosamente, e con l’assenza di punti di riferimento in campo sarebbe inficiata anche la prestazione del collettivo. Alla società, che sta valutando queste variabili, le migliori risposte.

Intanto, prima dell'esordio in Coppa Italia il 24 agosto al Sant'Elia (probabile avversario il Catania), il Cagliari volerà in quel di Vigo per sfidare il Celta dell’ex Larrivey. Partita utile per verificare lo stato di forma dei rossoblù in vista del primo impegno ufficiale.

C’è tutto il tempo per prepararsi al meglio, evitiamo dunque gli allarmismi. Zeman ha rassicurato tutti, sostenendo di avere pazienza: le gambe erano pesanti e la squadra entrerà in condizione a tempo debito. Ma meglio suonare la sveglia prima possibile: è bene che i nodi al pettine emergano quando ancora si può agire in sede di mercato.
 

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