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Cagliari, la grande illusione: avvicinarsi all'impresa e allontanare l'inferno che incombe

L'analisi del match contro il Milan

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Così tanto vicini, ma abbastanza lontani da non potersi toccare mai. Il Cagliari e le imprese, le imprese e il Cagliari, sempre meno distanti, con il grande successo che si avvicina asintoticamente ai rossoblù. Purtroppo andarci vicino non regala alcuna ricompensa, e giocare bene, andare sopra e venire rimontati vale esattamente come perdere senza appello.

Eppure il vento sembrava soffiare (ed eccome se soffiava) nella direzione giusta, con la terza perla in campionato di quel patrimonio dall'Unesco chiamato Barella. Una partita, quella del 18 rossoblù, che sembra un dépliant del suo percorso di crescita, quello già effettuato e quello ancora da effettuare: la buona notizia è il suo nome nel tabellino dei marcatori. Nicolò è praticamente un pacchetto completo, prendi uno e hai tutto o quasi. Alla voce "quasi" sembrava mancare il fiuto per il gol. Il ragazzo sta migliorando anche in questo senso, la rete di ieri sera non era casuale ma voluta e cercata, a metà anno ha già timbrato il cartellino tre volte e può incrementare ancora il bottino.
La nota stonata è il rosso preso col Cagliari all'assalto, testimone di un'irruenza a volte eccessiva. Non si può lasciare la squadra in dieci in un momento così cruciale, e Nicolò dovrà lavorare ancora su questo aspetto.

Un peccato che un giocatore così non si possa clonare, un peccato non si possano sdoppiare anche solo le sue forti leve. Perché davvero, qualcuno dia dei muscoli più resistenti a Marco Sau. Un fisico di cristallo sta trasformando uno degli attaccanti sardi più talentuosi di sempre in un oggetto non volante non identificato: anche ieri Pattolino è stato costretto al cambio dopo una manciata di minuti, ed il suo k.o. costringerà Lopez ad inventarsi una formazione da zero per la sfida col Crotone: sarà infatti out per squalifica anche Pavoletti, oltre al già citato Barella e Joao Pedro. Occhio all'esordio di Ceter, che potrebbe esser buttato subito nella mischia per fare di necessità virtù.

Insieme a lui ci potrebbe essere Farias, anche ieri nell'occhio del ciclone per l'abbuffata di gol divorati. Eppure quando lui ha il pallone si ha sempre la sensazione che il pericolo sia in agguato, che possa nascere un'occasione da un momento all'altro. Blindarlo è necessario.

Per pensare al futuro, avvicinarsi all'impresa e allontanare l'inferno che, lentamente, incombe.

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