È la mela di Newton. Leggenda vuole che Isaac sonnecchiava all'ombra di un melo, quando uno dei frutti cade sulla sua testa, svegliandolo di soprassalto. Lui, che tanto scemo non era, anziché sgranocchiarsela comincia a chiedersi il perché sia precipitata e così, carta e penna alla mano, tira fuori la teoria più importante della storia della fisica: la legge di gravità . Qualsiasi corpo è attratto al suolo da una forza insita nella Terra, e per quanto volerà alto, prima o poi cadrà .
Due vittorie di fila, sei punti, entusiasmo alle stelle, bene, bravi, bis. Ma poi si cade. Ciò che Newton non ci ha spiegato però, è che non tutte le cadute son uguali. E questa fa male, eccome se fa male. In casa, ad opera del nemico giurato, come quando vieni tradito dalla tua donna, e per giunta per il tuo antagonista più ostile.
Sarebbe stato troppo bello per essere vero, Cragno che ipnotizza Matri e il bomber che torna a casa con la coda tra le gambe. Invece no, perché l'attaccante ha la sua seconda chance, quella che i tifosi del Cagliari non si sono mai sognati di concedergli. Segna, esulta, con le mani alle orecchie, come non aveva mai fatto, e torna a Sassuolo vincente, mattatore, con tre punti e un gol in più.
Dall'altra parte Pavoletti ancora non si sblocca e propizia il primo rigore neroverde con una autentica scemenza in area di rigore. Ci sarà tempo, ma sarà il caso che Rastelli inizi a cucire il vestito rossoblù adatto al suo centravanti, o Pavogol rischia di essere semplicemente Pavo-bo, un punto di domanda da dodici milioni.
Un Cagliari spento, stanco, consumato, che va sotto, reagisce mostrando i denti ma assicurandosi che qualcuno lo trattenga lontano dal nemico Sassuolo. Sbatte sul muro eretto da Acerbi (ma che giocatore è?) e compagnia, diventa lentamente impotente come i tanti, troppi cross fuori misura. Si è battagliato per giorni affinché arrivasse un attaccante in grado di raccogliere i traversoni, ora che c'è vien da chiedersi se effettivamente questa squadra abbia sulla fascia degni assistman. Capuano non lo è mai stato e non lo è, Padoin nemmeno. A dire il vero non son manco terzini e questo, alla lunga, può rappresentare un piccolo problema.
La fortuna dei sardi è che domenica il Cagliari gioca ancora in casa, stavolta contro il Chievo, e l'occasione per rialzarsi immediatamente è ghiotta. Certo sarebbe stato bello infilare il poker di vittorie in fila, ma forse era un solo sogno. Una mela ha svegliato i sardi, che ora dovranno domandarsi perché sia caduta. Come Isaac.
