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Cagliari, sconfitte a forfait: fine del sogno rossoblù

L'analisi del match contro il Sassuolo

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In principio furono le quattro legnate della Juventus. Ma del resto di che parliamo, questi vincono pure a briscola dopo cena.
Poi le cinque della Fiorentina. Sì però ci stanno, perché se Bernardeschi si mette a fare il fenomeno questi volano, e perlomeno potremo dire di aver assistito all'esplosione di un fuoriclasse.

Passano tre giorni e si vola a Roma a farsi prendere a schiaffi dalla Lazio. Ma li state vedendo? Loro ne hanno fatti sette alla Sampdoria, fanno un calcio spettacolare, sono bravi e belli, accettiamo le pappine e torniamo a casa a testa bassa e collo rosso.

Il problema è che i rossoblù non hanno manco il tempo di far passare il dolore che il Torino ne serve cinque. Ma anche in quel caso erano "di un altro pianeta".
Poi un mesetto di pausa per tornare a esser derisi a domicilio dal Napoli. Ma ci sta, ci sta perché Mertens arriva da un universo parallelo, è tutto normale anche se di nome fa Dries e non Diego Armando.

E via con i cinque ceffoni casalinghi dell'Inter, ma loro ne hanno fatti sette all'Atalanta  di che ci lamentiamo?

Poi si è voluto esagerare. Non tre, non quattro, non cinque. Sei. Sei sberle firmate Sassuolo, mica Real Madrid o Bayern Monaco. E adesso? Anche i neroverdi son di un altro pianeta? Perché in effetti ieri pomeriggio gli emiliani sembravano provenienti da una navicella spaziale venuta sulla terra per distruggere gli umani.

Tre gol in tredici minuti (nessun errore di battitura), poi settantasette minuti di partitella del giovedì. L'occasione d'oro per far trovare la gloria a gente da sei gol (ora sette) in più di trecentosessanta partite, con tutto il rispetto per un onestissimo mestierante come Magnanellli. Non poteva nemmeno mancare il gol dell'ex, quasi a voler chiudere il cerchio, e quindi anche Matri che va ad iscriversi al tabellino.

Con questa sconfitta a forfait si spegne definitivamente il sogno decimo posto, che con questa rosa non sarebbe stato forse nemmeno eccessivamente utopico. Toglierei invece il forse nel dire che con questa rosa si sarebbe certamente potuto evitare di subire per ben sette volte quattro gol o più

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