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Melchiorri: "Ho riguardato la partita contro l'Inter e gongolato. Borriello? Non lo conoscete!"

"La prima rete è figlia di una giocata fenomenale di Di Gennaro. Poi è tutto istinto. Il secondo gol tutto il contrario: astuzia omerica di Colombo".

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E' stato l'autentico protagonista del successo rossobù a San Siro contro l'Inter. Dopo un calvario e tanti sacrifici, come ultimo il recupero dopo la rottura del crociato, Federico Melchiorri sta pian piano riprendendo ciò che gli spetta. Ecco uno stralcio dell'intervista rilasciata al Corriere dello Sport:

"Il 1 aprile del 2016 in allenamento mi salta il crociato. Dovevo ripartire ma stavolta non c’era l’ignoto: avrei lottato contro me stesso. I primi di settembre sono tornato in campo. Soffrivo: il corpo non mi rispondeva. Ero disturbato dai dolori e dai doloretti che ti accompagnano, ad ogni passo, senza darti tregua".

E arriva il ritorno in campo: "Contro la Sampdoria ero convinto di non giocare: il ginocchio dava ancora fastidio, il muscolo non era ancora al 100%... Entro in campo, il dolore scompare: adrenalina, emozione, calore. Non penso più nulla: non al pubblico, al ginocchio o alla fatica. Arriva una palla lunga, scatto. Non sono veloce come penso, ma, un secondo dopo capisco che è una fortuna. Pensavo di arrivare prima io, e invece c’è Viviano. La traiettoria lo manda fuori tempo. Ci arrivo io. La porta mi sembra minuscola, so che in un secondo avrò tutti addosso e... Gol. C’è mio padre che urla in tribuna".

Poi contro l'Inter un pomeriggio indimenticabile: "La prima rete è figlia di una giocata fenomenale di Di Gennaro. Poi è tutto istinto. Faccio il primo tocco e poi mi ritrovo dentro la rete. Il secondo gol tutto il contrario: astuzia omerica di Colombo, che mi ha dato una dritta mentre ci vestivamo. Mi fa: 'Handanovic è un mostro, ma ha un tallone d’Achille. Se salti l’uomo sappi che anticipa il cross per svettare nell’uscita'. Ero sulla destra, ho saltato l’uomo ho risentito le parole di Roberto: c’era poco spazio, ma ho tirato in porta".

Il post San Siro?: "Ho riguardato la partita con Camilla e ho gongolato da casa. Ieri non sentivo nulla, oggi i soliti doloretti. Mi fanno compagnia".

E per ultimo un pensiero su Borriello: "Borriello? Non lo conoscete: mi da consigli, mi aiuta. I due gol li abbiamo fatti quando è entrato lui. Puoi dare l’anima, sempre. Ma diventi grande quando capisci che si vince solo come squadra".

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