Grande soddisfazione in casa Cagliari per il buon inizio di campionato. A fare il punto ci pensa direttamente il Presidente Tommaso Giulini che nella sua analisi parte da Mister Rastelli:
"Ha dimostrato di saper leggere le partite ed è bravo nella gestione. Ma qui c’è la forza di un gruppo in cui tutti sono e si sentono importanti. Quella di Pisacane è stata una bella sorpresa, si è guadagnato la riconferma. Qui gioca chi merita. Qualcuno, vedendo che nel primo anno ho cambiato quattro allenatori, avrà pensato questo. Ma Rastelli non è mai stato in dubbio. Deve fare qualcosa in più in trasferta. I migliori acquisti a gennaio saranno Ionita e Joao Pedro. Sfortuna? Abbiamo chiamato anche Don Carlo, un sacerdote a noi molto vicino. Qui ci vuole una benedizione. In trasferta la squadra non mi è piaciuta, ha fatto molto male allo Stadium, bisogna cambiare passo e spero si possa cominciare già con l’Inter. Ma il Sant’Elia ci ha portato in dote 10 punti e questo è un dato importante", racconta a La Gazzetta dello Sport.
La contestazione degli Sconvolts, la fascia da Capitano che passa dal braccio di Storari a quello di Marco Sau:
"La Nord ci ha sostenuto per 95 minuti alla grande, non ci potevamo permettere di avere parte dello stadio contro in queste due partite in casa. Poi è chiaro che la situazione non ci è piaciuta, l’allenatore l’ha risolta con Storari nel modo più intelligente, affidando la fascia a Sau. Questa contestazione ha motivazioni in cui credo non debba entrare la società . Non riteniamo che questo debba costituire un precedente. Marco in primis ha detto che forse questo gruppo non avrebbe sopportato una scelta diversa. Ha preferito fare un passo indietro e la società ne ha preso atto. Ora la fascia la porta Sau, un sardo fortissimo che ci ha guidati in B. Non l’ultimo arrivato. E tra poco torna capitan Dessena".
Il nuovo stadio non sarà da 24 mila posti
"Porteremo nella struttura provvisoria la main stand di Is Arenas di Quartu dove avremmo voluto giocare. Non è stato possibile, ci rimettiamo un po’ di soldi. Giocheremo in un impianto da più di 16 mila posti accanto al Sant’Elia e nel 2020 vorremmo rientrare in un Sant’Elia da 24 mila. Anche per questo ampliamento (doveva essere da 21 mila) spendiamo qualcosa in più. Arriveremo a un totale di 60 milioni, metà con un debito bancario, l’altra metà la mettiamo noi e il costruttore, con l’aggiunta di risorse provenienti dalla cessione degli spazi commerciali e dei naming rights. Stiamo dialogando".
Un pensiero per il popolo sardo
"Sta rispondendo alla grande, per ora abbiamo una media di 14 mila spettatori. Il sardo è orgoglioso, perseverante, fiero di far parte di un popolo e, come questo Cagliari, non si dà mai per vinto. Vorrei vedere in campo undici sardi".

