Dei tre fratelli, Matteo è il più grande. Marcello, il più giovane, gioca con lui nel Trapani mentre Marco milita tra le file del Benevento. Dicevamo dunque, lui è il fratello maggiore. Ventinove anni, nel pieno della sua carriera, in stato di grazia, come dimostrano i 15 gol realizzati in 23 partite nella serie cadetta. Ora che vive il periodo migliore della sua vita calcistica un pensierino a palcoscenici più importanti il buon Matteo lo sta facendo. Non si nasconde ai microfoni di Tuttomercatoweb, dichiarando le seguenti parole:
“Sogno la Serie A da quando avevo 6 anni, e ora a ventinove il sogno rimane intatto. Penso a far bene in questo campionato, sono già molto contento di giocare in Serie B, essere la rivelazione del campionato è un’emozione inaspettata, anche se speravo di fare tanti gol è così è stato: devo ringraziare tutta la società del Trapani che mi ha fatto sentire importante ed a mio agio. Quando ho scoperto di essere il leader della squadra? Devo ancora scoprirlo, ma il merito è dei miei compagni, senza di loro non riuscirei a segnare tanto. Sono davvero contendo di far parte di questa squadra. Al momento il Palermo è favorito per la vittoria finale, ha gente con esperienza in serie A che può risolvere individualmente le partite. Dietro vedo bene Avellino, Empoli e Pescara. Mi ispiro ad Inzaghi: non eccelleva in nessuna caratteristica, eppure la sua fame di gol era incredibile, riusciva a capire un momento prima degli altri dove sarebbe finito il pallone. Guardo spesso le immagini dei suoi gol per captare qualcosa, qualche movimento. Essere accostato al Palermo fa piacere, vedremo. Il Cagliari? Sarebbe bello, ma ora non ci penso”.
Parole che suonano come quelle di un ragazzo che ha voglia di dimostrare ancora tanto. Se son rose…