Sono giorni importanti in casa Cagliari. Si entra nel vivo della volata verso la massima serie, si chiudono le ultime operazioni del mercato di riparazione, si fanno i primi bilanci e si continua a lavorare al nuovo stadio cercando di individuare la giusta casa temporanea per i tifosi e la squadra. Temi affrontati dal patron Giulini ai microfoni de L’Unione Sarda.
L’analisi sulla stagione in corso
"Penso che non fosse scontato costruire una squadra importante ed essere in alto. Per tutti, addetti ai lavori e tifosi, che il Cagliari vincesse a mani basse il campionato era un dato certo. Invece è durissima, ogni giornata ti mette alla prova".
Chi può fermare il Cagliari
"Io temo il Cagliari, solo noi possiamo complicarci la vita. Ho paura dei cali di tensione, del livello di umiltà che non si deve mai abbassare. Il nostro spirito di squadra ci sorregge, non dobbiamo cambiare velocità ".
Questione stadio
"Il nuovo stadio, come tutti sanno, sorgerà esattamente dove è oggi il vecchio Sant'Elia. Sullo stadio temporaneo, se a Cagliari dovessimo incontrare degli ostacoli, cosa che ritengo improbabile, prenderemmo seriamente in esame l'ipotesi di andare a Olbia, dove abbiamo avuto risposte veloci e tempi certi. E un sito ideale per un impianto come il nostro. Lo stadio provvisorio dovrebbe sorgere a Cagliari: è un'esigenza nostra, dei giocatori e dei tifosi".

