Ventidue anni spesi sui campi di calcio e, di questi, cinque vissuti tra Ascoli e Cagliari. Stiamo parlando di Michele Fini, ex centrocampista sardissimo (nativo di Sorso) e dal cuore rossoblù, anche se qualche settimana fa è stato vicinissimo alla panchina marchigiana, quando Diego Lopez sembrava ad un passo dal posto che poi è stato offerto a Devis Mangia. 

Con il suo amico ed ex compagno di stanza, Lopez, ha condiviso per una stagione anche la panchina del Bologna, rischiando addirittura di sedere su quella del Cagliari quando, qualche anno fa, il tecnico uruguaiano è tornato in Sardegna:

"Avevo parlato con Marroccu e Lopez era d’accordo. Sembrava tutto fatto, poi l’operazione non è andata in porto".

Per ora, però, dice di non pensare ad una carriera da tecnico: "Mi piace stare nello staff di Lopez. Imparo, capisco, valuto, non miro a fare il capo allenatore".

Il suo rapporto con il Cagliari non è finito nel migliore dei modi: "Mi sarebbe piaciuto chiudere la carriera in rossoblù", e così ha vestito le maglie di Siena e Porto Torres, prima di decidere di appendere le scarpette al chiodo.

Fini, però, continua a seguire le vicende del Cagliari e ha un'idea precisa sulla nuova proprietà:

"Ho fiducia in questa dirigenza, hanno idee e progetti interessanti per rilanciare il calcio nell’isola". 

Anche della squadra di Rastelli ha un'ottima opinione:

"Sono stati scelti i giocatori migliori della categoria che in serie A farebbero un figurone e aver ingaggiato un tecnico esperto della B è un valore aggiunto".

E domani? Chi tiferà Michele Fini?

"Le due squadre inseguono obiettivi diversi. Per chi farò il tifo? Io sono sardo".

E, per finire, nessun dubbio. Il Cagliari tornerà in serie A?

"Sì".