Davide Arras è senza dubbio uno dei giovani profili più interessanti a livello nazionale. Ha coronato il suo sogno, e dopo aver giocato nella Juventus, è tornato nella sua terra per vestire la maglia (per ora della Primavera) del suo Cagliari.
Le cose stanno andando bene, la squadra di mister Canzi è prima in classifica a punteggio pieno, il buon Davide gioca e si impegna cercando sempre di dare il massimo. Un esempio di grande professionalità a dispetto della giovane età: della serie, un ragazzo con la testa sulle spalle.
Intervistato ai microfoni di Gianluca Di Marzio, ha fatto il punto della situazione, tra presente e futuro.
Si parte dalla Primavera delle meraviglie. Una partenza da favola:
“Effettivamente nessuno si aspettava questo inizio né il mister né tanto meno noi giocatori: insieme abbiamo superato bene le difficoltà iniziali di preparazione ed amalgama di squadra, già dalla prima partita contro la Salernitana abbiamo dimostrato di essere un grande gruppo.”
Il punto di forza della squadra:
“La compattezza dello spogliatoio. Dopo i primi tre punti sono arrivate anche le altre cinque vittorie con grande sorpresa nostra, ma anche da parte delle altre squadre del girone. Siamo felici di questo ottimo inizio: è frutto sicuramente di un grande lavoro dal parte dell’allenatore Canzi che punta prima di tutto sul gruppo. Questo aspetto alla nostra età è fondamentale, sono convinto che ci porterà molto lontano e potremo toglierci delle notevoli soddisfazioni. Tecnicamente dobbiamo ancora migliorare molto, ma siamo un gruppo vero perché ci aiutiamo l’uno con l’altro e se c’è da correre si corre e non ci si tira mai indietro. E' questa la nostra qualità migliore”.
La prima squadra. Sono già due le convocazioni da parte di Mister Rastelli:
“Una grandissima gioia per me. La prima con il Crotone e la seconda con il Cesena. Non è da tutti i giorni essere convocato per una partita della prima squadra in Serie B. L’emozione che ho provato ad entrare al Sant’Elia è stata grandissima insieme a quella di sentire il calore dei nostri tifosi. È bello esserci ed è bello vivere queste emozioni. Spero di essere ancora convocato e perché no anche di poter giocare e dare una mano alla prima squadra”.
Modelli, a chi ti ispiri?
“Sicuramente Pippo Inzaghi perché mi piacevano i suoi movimenti sempre al limite della linea degli ultimi difensori. Era micidiale e forse unico al mondo nel suo genere. Poi però tornando alla prima squadra del Cagliari ti direi Niccolò Giannetti perché mi ha impressionato sia come persona che come giocatore. Ha un bel carattere, è molto propositivo e si mette sempre al servizio della squadra: da prendere sicuramente come esempio”.
Gli obbiettivi della stagione:
“Spero di riuscire a portare il Cagliari, insieme a tutta la squadra, ai playoff o addirittura alla final eight direttamente. Il mio obiettivo personale è invece quello di fare tanti gol quanti ne servono per portare la Primavera a sognare. Non dico un numero perché non voglio sembrare egoista ma vorrei segnare le reti che servono alla squadra per raggiungere obiettivi importanti. Spero poi, tra qualche anno, di arrivare a giocare in Serie A e se non ci dovessi riuscire anche la Serie B sarebbe un'ottima vetrina.”

