Praticamente una vita calcistica con la maglia del Cagliari e sardo di adozione. Vive a nel capoluogo sardo e il suo attaccamento alla maglia dei 4 mori è certamente da annoverare tra i più importanti della storia del club.
Parliamo di Alessandro Agostini, oggi ospite e protagonista del programma radiofonico "Il Cagliari in diretta", durante il quale l'ex terzino rossoblù ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
"Sono stato fuori qualche anno, ma ora sto pensando alla mia famiglia. Al momento, mi godo i miei figli, al momento è giusto così. Prossimamente, come Daniele, seguirò la strada di allenatore.
In futuro al Cagliari? Se ci fosse una chiamata non la rifiuterei, ci mancherebbe. Il calcio giocato? Ho fatto la scelta di terminare, senza nessun rancore. Al Sant'Elia, quando mi presi l'applauso del pubblico, sono arrivato all'apice.
Forse qualcuno non capisce cosa significa essere un senatore: quando qualcuno ci chiedeva qualcosa, noi davamo la nostra opinione. Io, come Conti, Cossu e Pisano, scendevamo in campo per raccogliere il meglio col Cagliari. Gli altri discorsi non mi interessano, ma mi danno fastidio.
Quando guardo le gare, è una sensazione strana vedere soprattutto il Cagliari da una parte e io dall'altra. Emozioni che mi hanno fatto male, ma con il tempo ci ho fatto l'abitudine.
Murru? Non ha bisogno di grossi consigli. E' un ragazzo splendido, aveva un bel rapporto. Mi auguro faccia una grande carriera al Cagliari. Il ruolo di terzino? C'è un po' di carenza, negli ultimi anni è stato così. Murru è un discreto giocatore, può far tanto bene, ne sono convinto".