A poche ore dalla gara salvezza del Cagliari contro il Verona, il patron Giulini si mostra sereno e per nulla preoccupato circa il prossimo impegno per i rossoblù. a margine della manifestazione “Io penso positivo” ha voluto rilasciare delle dichiarazioni a La Nuova Sardegna:
“La partita con il Verona è e rimane una partita di calcio, importante come tante altre, ma non una questione di vita o di morte. Ecco, partiamo dalle cose spicciole e immediate: tagliamo le drammatizzazioni e pensiamo ai valori genuini dello sport”.
Il caso Parma:
“Il presidente Beretta mi ha spiegato che fino al 19 marzo non possiamo fare nulla perché solo allora si svolge l’udienza fallimentare. Dunque, anche una convocazione d’urgenza della Lega non avrebbe esiti. Si ragiona su più fronti. Contributo? Sì, si parla anche di questo. Il 6 marzo valuteremo come e in che modo. Devo dire che si sta delineando una posizione in cui i giocatori cercheranno il braccio di ferro per avere gli stipendi da qui alla fine del campionato. Tra le ipotesi si pensa a una sorta di quota-parte della Lega. Ma per ufficializzarla serve l’unanimità di tutte le società e credo che sia un traguardo complesso da raggiungere”.
La gol line technology
“In Lega abbiamo parlato della gol-line technology. Forse, sarebbe stato meglio parlare dei problemi del Parma. Per il resto, non so neanche che controlli siano stati fatti su di me e sul mio gruppo quando ho comprato il Cagliari. Ma credo e spero non gli sia bastato sapere che ero amico di Moratti”.

