È stato una delle sorprese della gestione Zeman: il terzino sinistro del Cagliari, Danilo Avelar, ai microfoni di Affaritaliani.it parla un po’ della sua carriera: passata, presente e futura.
Danilo, la tua carriera professionistica è iniziata nel 2008 in Brasile nel club Rio Claro, da lì sono passati sette anni in cui hai girato quattro nazioni diverse (Brasile, Ucraina, Germania e Italia); quali sono le principali differenze fra questi quattro campionati? E in quale di questi ti sei trovato meglio?
"In Brasile ho giocato solo in una squadra piccola, quindi non c'era molta pressione. Poi in Ucraina ho vissuto di tutto un po’, sono anche passato dai 30 gradi del Brasile, ai -20 in Ucraina. Mentre in Germania ho trovato molta qualità, sia di vita che nel calcio, è stata un’esperienza incredibile. Quando però sono arrivato in Italia mi sono sentito subito a casa: la cultura, l’ambiente, il clima; insomma tutto mi ha aiutato a sistemarmi bene qui, perciò mi trovo benissimo in questo paese".
Questo è il terzo campionato che stai giocando in Italia con la maglia del Cagliari, nei primi due anni non sei riuscito ad andare in rete, ma in questa stagione ancora in corso già sei arrivato a quota 4 gol (3 su rigore), raramente un terzino diventa il rigorista di una squadra, come mai lo sei diventato?
"Si é vero, nei primi due anni ho faticato molto ad adattarmi alle tattiche di gioco italiane e comunque devo ancora migliorare. Mi allenavo spesso durante settimana a calciare i rigori, poi mi è capitato di batterne uno contro la Sampdoria e da li in poi ho capito che potevo assumermi questa responsabilità e finora non ho deluso".
Dall’inizio del campionato c’è stato un cambio in panchina, al posto di Zeman è arrivato Zola, e con quest’ultimo sono già arrivate due vittorie in quattro partite. Cosa è cambiato con Zola? E cosa pensi che non abbia funzionato con Zeman?
"Penso che con Zola abbiamo la testa un po’ più libera, con Zeman invece si era accumulata molta tensione, sia per la durezza degli allenamenti, sia per la posizione in campionato".
In ottica futura, come pensi che potrà piazzarsi il Cagliari a fine stagione? E tu cederai a qualche avances di qualche club magari estero?
"Sono fiducioso che il Cagliari possa migliorare la sua situazione in classifica ed ottenere il prima possibile la salvezza. Per quello che mi riguarda spero di continuare a fare bene, anzi migliorare ancora per poi riuscire a fare un salto di qualità nella prossima stagione".

