Il dg del Cagliari Mario Passetti ha parlato ai microfoni de Il Cagliari in Diretta al termine dell'Assemblea di Lega per i diritti tv della Serie A. Temi principali dell'intervista la situazione classifica dei rossoblu, il mercato appena concluso e la posizione di Di Francesco.
Ecco le sue dichiarazioni:
"Assemblea di Lega? È stata un po movimentata, si sta discutendo a chi assegnare i diritti tv per i prossimi 3 anni. Ci sono due concorrenti, Sky e Dazn, si deciderà presumibilmente la settimana prossima. In questo momento Dazn ha fatto un'offerta più economicamente rilevante rispetto a Sky, ma ci sono tanti aspetti da analizzare, per cui bisognerà riaggiornarsi tra un settimana per la decisione finale. Quello che importa è che l'Italia sarebbe l'unica lega post Covid a non aver perso valore rispetto ai tre anni precedenti. Per una volta un bel segnale da parte del calcio italiano.
Il Cagliari da che parte sta sui diritti tv? Il Cagliari deciderà quando verranno chiariti i vari aspetti che non sono stati ancora esaminati.
Classifica Cagliari? Ha bisogno di punti, se li merita. Tutti i presidenti e i dirigenti lo pensano, nessuno si capacita di come siamo in questa posizione, ma questi complimenti servono a poco, ne siamo anche stufi, la cosa più importante è capire il peso che ha questa maglia. Tutti i ragazzi e il mister l'hanno percepito, ora bisogna continuare a stare sulla strada della solidità , ma bisogna far punti.
Come si è arrivati a questa situazione? C'è stato qualche equivoco che ci ha fatto perdere un po' di tempo su alcune scelte e decisioni, c'è stato il Covid, che ha colpito in particolare la nostra squadra, ma cercare adesso le cause serve fino a un certo punto. Ci sono 17 partite e ci sono le basi per salvarsi senza appellarsi al caso o alla fortuna. Ora bisogna curare ogni minuto e migliorare il più possibile. Poi bisognerà tornare indietro e analizzare perché dopo così tante giornate abbiamo solo 15 punti.
Rimpianti? Penso di no. Come forma mentis non è il momento dei rimpianti, non penso ne avremo a fine stagione.
Scelte da rifare? Per alcuni giocatori, o per alcune condizioni di emergenza, ma si è sempre ragionto in maniera condivisa. Abbiamo un ottimo rapporto col mister, c'è grande dialogo, poi si poteva fare qualcosa in maniera diversa, ma questo vale per tutti i club. La classifica è fastidiosa, per non usare altre parole, ma la strada è quella di guardare avanti. Non c'è tempo per i rimpianti.
Posizione Di Francesco e rinnovo? Noi crediamo che l'allenatore sia il professionista giusto per tirarci fuori da questa situazione, vediamo come la squadra lavora e come lo segue, poi la cartina di tornasole sono le gare la domenica. In questo momento la forza che ci lega è il modo di lavorare. Il rinnovo nasce dalla consapevolezza di non poter proseguire il progetto di dare un'identità di gioco al Cagliari, quest'anno non è più quella la priorità e ci vorrà del tempo per crescere, e qui nasce il voler dare una visione più ampia ai mister e ai ragazzi. La cosa più importante è parlare poco ma dire le cose in maniera molto chiara. C'era bisogno di un messaggio che andasse dritto al punto per far capire le intenzioni della società ma anche del gruppo. Avere troppe voci che rimbalzano crea molto disagio e non permette di lavorare bene. La squadra nelle ultime due gare ha fatto prestazioni da squadra vera, ma è arrivato solo un punto, quindi non bisogna cullarsi su questo.
Cambio di mentalità a Roma? Sto parlando con tante persone che vogliono bene al Cagliari e mi dicono che ci vuole il cambio di mentalità . Questo è uno degli aspetti più difficili quando una squadra è costruita su altre basi, contro la Lazio però la mentalità c'è stata.
Ritiro? È un modo per restare insieme, è fatto tutto in maniera naturale, non c'è nulla di impostato. Si ha modo di chiarire alcuni aspetti.
Mercato? È stato gestito con la priorità di creare un gruppo formato da persone che mettessero il Cagliari prima dell'interesse personale. È stato un mercato che si è aperto con Nainggolan e si è chiuso con Rugani. È stato un mercato equilibrato.
Rugani? C'erano state delle verifiche nel mercato estivo che poi non era stato possibile portare fino alla fine. Quando si è capito che c'era la possibilità di prenderlo a gennaio ci siamo rituffati ed è andata bene. Abbiamo pensato alle tante partite ravvicinate e abbiamo pensato di non rimanere mai scoperti in un settore delicato come la difesa.
Di Francesco soddisfatto del mercato? L'allenatore sa modificare il modulo in base alla partita, questo è un pregio. Non si adagia su un solo modulo, poi devi avere la squadra pronta a seguirti, cosa che si è dimostrata tale. Dobbiamo evitare troppi cambiamenti, con l'allenatore lo scambio di informazioni è continuo. È arrivato quasi tutti quello che ci eravamo prefissati, siamo soddisfatti.
Prossime tre gare? Sono importantissime, è inutile nasconderci. Dobbiamo mettere in campo quello visto in allenamento. Le ultime trasferte abbiamo subito 3 gol, non abbiamo fatto neanche un gol, ma in nessuna meritavamo di perdere. Questo indica che ci manca un pezzettino, il tempo dice che dobbiamo riprenderci quello che ci meritiamo.
Di Francesco fino alla fine anche in caso di sconfitta contro l'Atalanta? È un problema che non c'è, c'è un contratto, anche se i risultati non trasmettono questo, c'è ungrade passione e lavoro dietro prima o poi si vedranno i frutti. C'è la faremo, abbiamo tutti i presupposti per farcela".