"Se non si riparte a giugno, per la paura del contagio, allora non si può fare neanche ad ottobre. Che differenza c'è?": Cosi' Matteo Renzi, durante una diretta Instagram con Gianluigi Pardo, ha ribadito la sua posizione sulla necessità di far ripartire il calcio. "Bisogna ripartire, nel calcio così come in tutti i settori. Non possiamo restare fermi. Mi sono commosso perché sono andato a correre: ho visto la vita che in qualche modo iniziava di nuovo, con tanti bambini nel parco. Il calcio non è roba da "fighetti ricchi". E' un mondo che muove interessi economici importanti per tutto il paese e anche la passione"
Il leader di Italia Viva ha ribadito le sue critiche a Spadafora: "Il ministro dello sport non può dire quello che ha detto, per questo ho deciso di intervenire: il calcio è una cosa importante, vieni in Parlamento e se ne parla. Ma non si può trattare un tema del genere con tale sufficienza ed arroganza".