Luciano Moggi, ex dirigente sportivo, è intervenuto ai microfoni di TMW per parlare dell'incertezza che il nostro calcio sta vivendo riguardo la ripresa dei campionati.
Ecco le sue parole:
“Stando a quello che dice, Spadafora ha poca voglia di riprendere il campionato. Ma non lo dichiara apertamente.
La Lega A ha intenzione di giocare? Se i presidenti vogliono riprendere è obbligo del Governo eventualmente stoppare il campionato. Quando uno è Ministro dello Sport si carica delle responsabilità e come tale deve prendere una posizione, invece Spadafora non lo fa e questo è grave. Magari vorrebbe che qualcuno dicesse di non giocare. Ma è il Governo ad avere l’ultima parola, bisogna decidere.
Sì agli allenamenti all'aperto ma non al centro sportivo? Il momento è difficile per tutti, anche per chi deve portare avanti la situazione. C’è paura di prendere decisioni sbagliate. Ma devono parlare chiaro, se riprendere o no. Altrimenti così, si mette nei casini il sistema calcio. Se uno non sa decidere manda tutti in confusione. Il calcio produce e paga tasse, va trattato come una grande azienda. Magari Spadafora sente dieci persone e tutte gli dicono cose diverse. Ma lui deve saper decidere e dire si o no. Altrimenti dia le dimissioni dalla carica. In Germania hanno detto che si riprende e si allenano da venti giorni, hanno fatto un protocollo ben preciso. La sostanza è che li c’è coraggio, da noi la paura fa novanta”.
Il campionato riprenderà? Si, deve riprendere. Altrimenti il calcio va in malora“.