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Moriero: "Quando andai via da Cagliari piansi"

"Tutti mi avevano dato tanto"

La Redazione
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Francesco Moriero, ex giocatore del Cagliari, è intervenuto ai microfoni di calciolecce.it parlando, fra le altre cose, anche del proprio passato in Sardegna con la maglia rossoblù.

Ecco le sue parole:

“Arrivò l’offerta del Foggia di Zeman. Il Lecce aveva già l’accordo per 4 miliardi, io non volevo andare. Poi arrivò la chiamata del Cagliari, c’era Mazzone in panchina. Mi fece: ‘a ‘ndo vai, vieni con me, farai la tua carriera’. Cellino mi pagò 5 miliardi e mezzo. Una cifra impressionante per l’epoca. Arrivai lì e non mi trovavo bene. Per me il calcio era il Lecce. Io ero questo lo ripeto: vedevo solo Lecce per il calcio.

L’allora d.s. rossoblù Longo mi chiamò e mi disse ‘abbiamo sbagliato acquisto, vediamo di farti tornare a Lecce. Lì fui colpito nell’orgoglio. Pensai: ‘ora tutti vedono chi è Checco Moriero’. Indossai sotto la casacca da gioco una maglietta che mi fece mamma con la foto dei miei genitori e della mia ragazza. Pensavo di avere addosso la maglia del Lecce. Mi sbloccai anche a Cagliari e fu una stagione bellissima con Pusceddu, Matteoli, Francescoli. Grandi giocatori. Sulla carta eravamo normali ma vincevamo contro la Juve, battevamo anche l’Inter. Quel Cagliari lo ricordano tutti.

L’anno dopo andammo in Coppa UEFA, fu la prima esperienza. Sfiorai il mondiale di USA’94 giocandomi fino alla fine la convocazione con Nicolino Berti. Vincemmo in casa della Juventus il Quarto di Coppa dopo un rigore per loro scandaloso. Nella semifinale ci fu l’Inter e perdemmo il doppio confronto.

Quando andai via da Cagliari piansi come quando andai via da Lecce. Tutti mi avevano dato tanto, ero il loro bambino. A Lecce ero ‘lu piccinnu’, a Cagliari ero invece ‘su pippiu'”.

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