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Riva: "Ci gridavano pastori, per noi era un urlo di guerra"

"Capii subito di somigliare ai sardi"

La Redazione
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"Qui a Cagliari trovai un bel gruppo e capii subito che somigliavo ai sardi. Quando ci gridavano pastori? Per noi era un urlo di guerra. Al nord però i tifosi ci facevano sentire dei leoni, venivano in seimila, erano immigrati”. Così Gigi Riva ai microfoni di Sportweek.

Scudetto

“Quando abbiamo capito che sarebbe stata l’annata giusta? A Firenze alla quarta giornata. Hanno lo scudetto sul petto, ci giocano Chiarugi, De Sisti, Merlo e Amarildo. Vinciamo 1-0, segno su rigore e li sorpassiamo. Con la Juve è la sfida decisiva. Erano due punti sotto, ci avrebbero raggiunti. Il campo è un inferno, Lo Bello fischia di tutto. Andiamo sotto con autorete di Nicolai, io pareggio allo scadere. Anastasi segna su rigore dopo che Albertosi aveva parato il primo tentativo ad Haller. Me la prendo con l’arbitro, ma Cera mi dice di stare in area, Lo Bello gli aveva detto che sarebbe successo qualcosa. Mi buttano giù e faccio il 2-2 su rigore”.

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