Jedaias Capucho Neves, meglio noto come Jeda, gioca in Italia da 14 anni. In quasi tre lustri l'attaccante ha indossato le maglie di ben undici squadre diverse, ma ce n'è una alla quale è sicuramente più legato. Questa maglia è quella del Cagliari. Il club rossoblù è quello con il quale l'italo-brasiliano ha disputato il maggior numero di gare, 91, accompagnate da 22 gol e 9 assist, ma è anche quello con il quale si è tolto le migliori soddisfazioni, diventando un giocatore amatissimo dalla tifoseria isolana, sia per le sue ottime prestazioni sia per la sua simpatia. Oggi, all'età di 35 anni, Jeda si trova svincolato, dopo aver appena concluso l'ultima stagione con la maglia della Pergolettese, in Seconda Divisione. Intervistato ai microfoni di TMW, la punta ha trovato parole d'amore per il Cagliari e in particolare per i suoi tifosi, parlando anche del nuovo corso rossoblù: "Cagliari è stata l'esperienza più importante della mia carriera, l'apice l'ho raggiunto lì, sono arrivato in un momento particolare nel 2008 con la squadra ultima in classifica, ma sinceramente non pensavo che i tifosi amassero così tanto la squadra, di quella salvezza miracolosa mi è rimasto impresso tutto questo attaccamento. Mi ricordo che quando sono tornato da avversario con il Lecce ho potuto notare come i tifosi applaudivano tutta la squadra e non un giocatore in particolare. Gli anni successivi sono andati ancora meglio. Per quanto riguarda la nuova proprietà è presto per giudicare, non li conosco. Spero che possano mantenere il Cagliari come ha fatto Cellino. Nonostante sia un Presidente un po' particolare, di certo ha sempre avuto a cuore il Cagliari, lo ha trattato come un figlio, mi auguro che anche i nuovi lavorino per il bene dei rossoblù. Zeman con i giovani ci sa fare alla grande e secondo me farà bene, me lo auguro davvero, trasmette entusiasmo".