“A parte il fisico, Nandez per l’atteggiamento mi ricorda Pierpaolo Bisoli. Giovannino (Simeone n.d.r.) lo conosco dalle giovanili con noi: è un predestinato“. Così il Principe Enzo Francescli ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
“Perché scelsi Cagliari? Per mettermi alla prova e lottare. Dicevano che ero discontinuo ed egoista. All’inizio - prosegue Il Principe - giravo a vuoto. Cagliari e Ranieri mi hanno aspettato. La gente a me e alla mia famiglia ha dato tanto. Non lo scordo. Il direttore Longo e la famiglia Orrù mi hanno trattato come un figlio. Cellino capiva di calcio, io e Matteoli parlavamo per la squadra. Il Cagliari è stata la mia nazionale, avrei seguito i compagni anche in C“.