“Se c’è un responsabile di questa crisi, quello sono io. Abbiamo notato che l’entusiasmo della gente sta scemando, dobbiamo riconquistarli già sabato contro il Parma con una grande prestazione. Non è il momento di piangerci addosso“. Così il Ds del Cagliari Marcello Carli ai microfoni de L'Unione Sarda.

I nuovi arrivati

“Dobbiamo dare il tempo ai nuovi arrivati di inserirsi. Se bastasse effettuare qualche manovra di mercato per correggere le cose, sarebbe facile. Invece nessuno sa quale sia la ricetta giusta. Non siamo stati nemmeno fortunati a causa di tante assenze importanti. A causa di ciò, abbiamo dovuto diminuire l’intensità degli allenamenti. Cerri? Pensare che sarebbe esploso appena ritornato qui è un errore. Avrebbe bisogno di giocare e sbagliare, ha avuto problemi fisici: ma io ci credo“.

C'è rammarico

“Se fossimo partiti male e poi cresciuti sarebbe diverso, si era ricreato un bel clima, invece ora l’entusiasmo sta calando. Non possiamo permetterci di perdere l’affetto dei tifosi, specie a Cagliari. Sabato occorre una gara vera, per emozionare la gente. Sono incazzato per questo”.

I conti a fne stagione

“Errori ne sono stati fatti e ne verranno fatti altri. Alla fine della stagione si tireranno le somme: se ci sarà un responsabile da trovare, metterò la faccia e toglierò il disturbo se necessario. Logicamente ci si aspettava di avere qualche punto in più in classifica, ma non siamo nella situazione dell’anno scorso, mancano 15 partite alla fine e c’è tutto il tempo utile“.

La squadra e Barella

“I ragazzi sono i primi a star male in questa situazione. Nessuno di loro è menefreghista, sono attaccati alla maglia. Barella? La società è stata in grado di resistere a grandi offerte, dimostrando forza. Nicolò è voluto restare, da vero sardo. Situazione non facile, ma ora è sereno. Il suo futuro è già scritto, è bellissimo. Ma ora ci dia una grossa mano“.