E' il giorno del presidente del Cagliari Tommaso Giulini, che è stato intervistato a "Il Cagliari In Diretta" su Radiolina.
Ecco le sue dichiarazioni:
"Il pari con la Roma? E' stata un apoteosi. Sentivo scendere la gente in campo, è stato un momento pazzesco, delle emozioni nel finale incredibili. Le espulsioni sono state severe. Il gol di Sau mi ha ricordato un altro suo gol all'inaugurazione della Sardegna Arena.
Il miglior momento e quello più brutto del 2018? Quelli più belli sono stati i gol di Pavoletti alla Fiorentina e quella di Ceppitelli contro l'Atalanta, mentre quello più brutto è stato quello legato ad Astori.
La gara col Napoli? C'è molta adrenalina in città dopo il gol di Sau. Ci stiamo caricando giorno dopo giorno, veniamo da due sconfitte umilianti contro di loro, sappiamo tutti quanto sia sentita questa partita, mi aspetto una gara pazzesca con tanta ferocia da parte nostra.
La differenza tra il mio Cagliari-Napoli e questo? Con Zeman allenatore, era un periodo non facile e ho parlato alla squadra: quel pareggio me lo sono sentito mio, è stata una squadra fantastica.
Com'è cambiato Giulini da presidente? Sono diventato risultatopatico. Le settimane sono diverse. Anno dopo anno capisci meglio le dinamiche e sei più abile nel gestire le situazioni. Il rapporto con la città ? E' sempre stato buono, ora in certe situazioni - quando la squadra va male - fatico ad avere contatto con la gente. Cagliari è sempre stata una città con cui mi sono trovato alla grande.
La lingua sarda? Son messo male. Sono talmente tanti i dialetti... La Natzionale Sarda? E' una bellissima iniziativa. Penso che sia una bella idea, sono curioso di vedere le prime partite. Sono molto contento che venga allenata da Mereu, gli auguro l'in bocca al lupo.
Sirigu mio vecchio pallino? Ci sono state situazioni. Tuttavia, ho sempre creduto in Cragno e sono molto contento della sua crescita e che ora sia in Nazionale. Sono felice che Salvatore sia andato al Torino. Sono felice per entrambi in Nazionale. C'è una soddisfazione enorme per i nostri 3 giocatori in Nazionale, come lo sono per Pavoletti, che si è infortunato in azzurro al primo giorno e sta patendo quell'infortunio.
C'è un adrenalina incredibile - ripeto - e lo sarà fino al 1' contro il Napoli e spero alla fine che ci sia un apoteosi. Giua? Credo voglia far vedere ai suoi superiori di non essere di parte (ironizza n.d.r.). Lo stesso arbitro poteva avere buon senso e non cacciare via Maran e Maraner, che non aveva fatto niente.
Barella al Chelsea? Sono mesi che andiamo avanti così, credo sia giusto godercelo fino a quando rimarrà così. Se lui è qui, è perchè è felicissimo di indossare questa maglia. Leggere queste indiscrezioni non ha senso. Credo che sia giusto godercelo fino a quando rimarrà con noi, non penso di doverlo ribadire. A gennaio non parte.
La questione stadio? Stamattina c'è stata la conferenza servizi nella quale è stato discusso il nuovo progetto con una capienza superiore, con 25000 posti ampliabili a 30000 se l'Italia dovesse ospitare competizioni internazionali. Passetti e Signorelli, che erano presenti, mi hanno detto che sono fiduciosi in merito alla conferenza dei servizi e del suo esito finale.
Un inno per il Cagliari? Lo spero per il centenario o se no per l'apertura del nuovo stadio. Sicuramente arriverà il sostituto di Castro, abbiamo bisogno di un centrocampista offensivo in più, per il resto non vogliamo ingolfare la rosa, tutto dipenderà dalle uscite: sono equilibri sottili che non si possono intaccare. Se qualcuno uscirà , vedremo come sostituirlo.
Se c'è più tensione in fase di mercato o una partita? Decisamente la partita. L'acquisto di Srna? Nasce da un amico in comune, dalla visita di un nostro scout alle giovanili della Dinamo Zagabria, abbiamo parlato, pian piano ha voluto visitare la città , ha riflettuto per vedere la situazione familiare e si è preso 2 settimane di riflessione, poi ha iscritto i figli a Londra: alla fine ha deciso di venire da noi. Aveva capito che questa era la piazza che gli avrebbe consentito di prendersi la squadra in mano: penso sia felicissimo di essere con noi.
Ci tengo a sottolineare i due gol in campionato di Ionita. Poi un altro momento straordinario è il gol al rientro di Joao Pedro. Artur ha bisogno di essere determinante e ha fatto l'assist a Pattolino che ci ha fatto godere.
Se qualcuno dei nostri non ha dimostrato il proprio valore? Cerri ha la possibilità di giocare in più, giocatori così pesanti hanno bisogno di continuità e credo sia il momento di vedere il miglior Cerri, così come per Bradaric. Filip non è al 100%, ma mi auguro anche per lui maggiore continuità di allenamento. Su Cerri leggo giudizi troppo negativi, dobbiamo dargli il tempo di crescere. Spero che anche il pubblico gli dia una mano per sbloccarsi anche in casa.
A Rastelli avevo promesso la conferma con la vittoria della B, poi abbiamo fatto un undicesimo posto. Maran? L'avevo già corteggiato prima della stagione 2017-2018, ma Campedelli si oppose e il mister ci teneva a rispettare il proprio accordo col Chievo. Maran sarebbe stato l'unico allenatore con cui avrei sostituito Rastelli. Poi ci ho riprovato quest'estate ed è venuto.
Joao ha rinnovato di recente. Credo se lo meritasse, perchè nel periodo in cui è stato fermo ha patito tanto. Abbiamo sempre creduto nella sua buona fede. E' diventato uno dei giocatori bandiera. Sono certo che continuerà a fare bene. Ceppitelli? Il direttore sta lavorando col suo entourage per rinnovare. Gli altri rinnovi? Se ne parlerà più avanti. La salvezza è il nostro obiettivo e quando sarà esaurito vedremo di aprire una nuova pagina.
Marotta? Ho un grande rapporto con lui. Sono felice che abbia trovato lavoro in una squadra importante. Carli? E' il numero uno. E' stato determinante l'anno scorso nelle ultime giornate. L'avevo conosciuto a Verona, prima di dare l'ultimo saluto ad Astori. L'idea era quella di farlo arrivare a fine stagione, poi la sconfitta di Verona è stata fatale ed è coincisa col cambio. Quella fu una delle mosse decisive dell'anno scorso. Lopez? Ha fatto qualcosa di straordinario in Uruguay. Per lui è stato un grande 2018. Rastelli? Sono contento per la sua esperienza alla Cremonese, società dai grandi mezzi per puntare a qualcosa di importante. Ha sempre raggiunto gli obiettivi, anche qui da noi.
Il mio sogno sportivo da realizzare? Vincere domenica. Se dovessimo farcela, ne sarei molto felice".