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Barella: "Con la maglia del Cagliari porto in campo l'orgoglio sardo"

"Zola un mito, Conti un esempio: amo sentire il boato del pubblico quando recupero la palla"

La Redazione
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Bella ed intensa intervista, quella rilasciata al gioiellino del Cagliari Nicolò Barella, ai microfoni del canale youtube della Serie A.

Ecco le dichiarazioni del 18 rossoblù:

“Mi chiamano radiolina a volte perché negli spogliatoi parlo tanto, faccio battute, rido scherzo, Sono fatto così, sono uno a cui in campo piace correre, piace essere libero, uno spirito libero.

Per me Zola rappresenta un mito, vedere uno che dalla sardegna si conquistava l’Inghilterra, Londra, è stato bello. Quando gioco per il cagliari do tutto quello che ho, questo è l’orgoglio da sardo che porto in campo.

Per me recuperare un pallone in scivolata è quasi come fare un gol. Mi piace sentire il boato del pubblico, rialzarmi e avere il pallone tra i piedi. Ho sempre ammirato giocatori come Nainngolan, come Stankovich che facevano dell’intensità e del recupero palla una delle loro doti migliori. Sicuramente c’è dell’istinto, se non ce l’hai dentro non insegio un uom per 50 metri per poi fare la scivolata. Molto spesso questo mi porta a fare dei falli, non lo faccio apposta, succede perché cerco di recuperare la palla

Daniele, per tutti i giocatori che son venuti fuori dal settore giovanile, che hanno vissuto il Cagliari, era un esempio. Per lui era speciale giocare contro la Roma e per fortuna di noi tifosi del Cagliari faceva sempre gol, ci faceva esultare, mentre a suo padre no (ride n.d.r.). Mi ricordo quando ha segnato a Roma e ha alzato la maglia del Cagliari all’Olimpico. per noi cagliaritani è stata una cosa bella, un gesto d’affetto importante, un gesto d’amore verso questa città.

Son tranquillo, possono fare gol anche gli altri, per me non è la cosa più importante. L’importante è vincere”.
 

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