Giulini, il rapporto con i tifosi:
"Anche lì… (Aeroporto Elmas rientro da Verona n.d.r.) Io credo ci sia stato un supporto fondamentale, soprattutto da parte della Nord, nel far capire certe cose alla squadra. Credo - si legge su L'Unione Sarda - che, dopo Verona, averli trovati in aeroporto sia stata una prima presa di coscienza di quanto la piazza potesse essere arrabbiata. E di quanto la Nord in particolare ci può essere di aiuto in questi momenti. Come lo è stata dopo la gara con la Roma. O venerdì, durante l'allenamento alla Sardegna Arena".
Eppure cori contro il presidente se ne sono sentiti prima della gara contro la Roma
"Se posso fare io da parafulmine in questi momenti, e il supporto dei tifosi rimane incondizionato, come è stato in questo finale, io il parafulmine lo faccio volentieri. So che non mi hanno mai amato, ma io li rispetto".
Però...
"Il modo in cui la piazza si è unita nell'ultimo mese è stato molto bello. Diverso rispetto all'ultima salvezza, alla promozione in A. Un momento incredibilmente particolare".
Incoraggiamenti?
"Sì, in tanti sì. Anche se altri mi vedono ancora con grande diffidenza. Faccio quello che faccio con talmente tanta passione ed entusiasmo da pensare di non meritare questa diffidenza. Ma il tifoso va sempre rispettato ed è giusto che abbia le sue opinioni".
Anche i leoni da tastiera?
"No, grazie. I “tifosi”, tra virgolette, frustrati da tastiera non li considero proprio".
Ha mai pensato di lasciare?
"No, anche perché non puoi mollare nella difficoltà. Se un giorno dovessi mollare, sarebbe dopo un bel momento. È chiaro che ci sono state situazioni di grande scoramento, quando un presidente si sente solo e ha solo la famiglia al suo fianco. Di momenti così, quest'anno, ce ne sono stati. Come c'erano stati dopo la retrocessione".

