"È la realtà . Siamo fuori dal Mondiale. Ma non perderei tempo con queste considerazioni e guarderei avanti. È il momento di ricostruire. Dobbiamo porre le fondamenta per riportare il nostro calcio ad alti livelli. Ripensare a quello che è accaduto non ha ormai più senso". Così Gianfranco Zola ai microfoni de La Gazzetta dello Sport in merito alla Nazionale.
"C’è un dato inequivocabile: non abbiamo più giocatori di valore internazionale. La domanda sorge quindi spontanea: perché non produciamo più campioni? Perché in Italia, a parte Insigne e Verdi, che non ha ancora trovato spazio in Nazionale, non abbiamo giocatori capaci di saltare l’uomo? In tre parole: mancano i talenti".
Quale strada prendere?
"Guarderei alla Germania. Dopo la riunificazione, lo stato tedesco ha attraversato un momento difficile e anche il calcio è scivolato nella depressione, con un decennio abbastanza grigio, tra la metà degli anni Novanta e il Mondiale 2006. La Germania calcistica ha però avuto la forza di interrogarsi su se stessa, di compiere autocritica e di programmare la rinascita".

