In un'intervista confessione a "La Gazzetta Dello Sport", il talentuoso centrocampista del Cagliari, Nicolò Barella, si racconta.
Ecco le sue dichiarazioni:
"Rubare i palloni agli avversari? Sinceramente mi fa impazzire, specie se intervengo in scivolata. Nel mio recuperare, c'è sempre la voglia di essere semplicemente Barella. Nainggolan e Allan sono i miei riferimenti. I cartellini? Sono a quota 6, potrei battere il mio record dell'anno scorso (11 n.d.r.).
Tuttavia la mia non è cattiveria, ma non mi piace togliere la gamba: io amo sentire il contrasto con l'avverario diretto. Rastelli? L'esonero è arrivato in un momento complicato: in genere chi paga in quelle situazioni è sempre l'allenatore.
Gli sarò sempre grato perchè mi ha fatto capire anche a muso duro che stavo sbagliando e poi non dimentico il fatto che mi abbia lanciato con i grandi della prima squadra. Il suo addio sicuramente ha responsabilizzato tutto il gruppo.
Lopez? Si tratta di una delle grandi bandiere (quelle vere) del Cagliari, un leader. Appena arrivato, ha voluto subito mettere in chiaro la situazione reale che stavamo vivendo e ha messo al centro del suo progetto il gruppo.
La gara col Milan? Per migliorare dobbiamo ripartire dalla prestazione contro la Juventus. Dobbiamo cercare di sbagliare il meno possibile, sia a livello individuale sia di collettivo. Bisogna essere più cinici. Il Milan è una grande squadra. Attenzione a Bonaventura e Cutrone.
"I miei due gol in campionato? Un'emozione incredibile. Ora mi piacerebbe segnare anche in casa, magari col Milan".
