“Il mio calcio è il calcio di Gian Piero Ventura. Mi ha allenato a Cagliari, nel 1998-99. Quando le nostre strade si sono separate non mi sono divertito più. Con lui giochi sempre per offendere, fare male, in casa e fuori, contro chiunque. Oggi si dice che sia una moda giocare con la costruzione da dietro, insomma il gioco di Conte con la Juventus e la Nazionale. Ma guardate che proprio quel tipo di gioco Ventura lo insegnava già a Cagliari.
Mi fa piacere che Sarri e Spalletti lo abbiano difeso, dopo la sconfitta con la Svezia. Non si può gettare la croce su una persona così, che tanto ha dato al calcio italiano. Piuttosto, si rifletta sul fatto che le nostre squadre di serie A a volte schierano nove stranieri su undici, togliendo spazio ai giovani italiani”. E' il pensiero di Gianluca Grassadoina, ex rossoblù, oggi allenatore della Pro Vercelli, a un incontro, organizzato dall'Associazione italiana allenatori calcio, gruppo provinciale di Vercelli, nelle dichiarazioni riportate da infovercelli24.it.

