Al Sant'Elia il settore che opsitava i disabili (posizionato nella parte inferiore del settore Tribuna) non permetteva di godere di una visuale decente. Transenne e panchine rendevano quasi impossibile poter vedere la gara.
Il problema - in parte - si ripropone anche alla Sardegna Arena. I disabili siedono a pochi metri dalla riga del fallo laterale. La visuale, ora, è decisamente migliore, ma ostruita comunque dal parapetto fissato (come previsto dalla legge) ad un'altezza di un metro e 10 cm.
Cocco di Striscia la notizia, ha chiesto lumi al Cagliari Calcio. Il direttore generale del club rossoblù, Mario Passetti, ha così dichiarato ai microfoni del noto programma televisivo:
"Abbiamo costruito uno stadio in 127 giorni, il parapetto è alto un etro e dieci così come da imposizione di legge e non può essere modificato. Rispetto ad un anno fa le persone disabili, che stavano a 20 metri dal campo in solo settore dello stadio, ora possono assistere alla gara da due differenti settori a 7 metri e mezzo di distanza dal campo".
Non vi è dubbio che la problematica debba essere sollevata al legislatore e non al Cagliari Calcio. La società rossoblù ha eseguito i lavori a regola d'arte e nel pieno rispetto delle regole.
