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Faragò: "Prima il buio, ora il sorriso: tutto merito di Leone"

"Sardi e calabresi persone di cuore"

La Redazione
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"C'è stato un momento buio, ma questo mese ha restituito il sorriso a tutti". Faragò, il calciatore del Cagliari del momento, si racconta.

Prima la sfortuna, poi il sorriso. Merito di Leone?

"Già, è tutto merito suo! O almeno così dice la mia ragazza Irene" - racconta Faragò ai microfoni di gianlucadimarzio.com. Chi è Leone? Il Labrador chocolate di pochi mesi del centrocampista rossoblù.

"E' il mio amuleto, è arrivato da tre settimane e da quel momento è cambiato tutto", aggiunge.

Faragò, un buon momento

"La fiducia viene giocando, facendo buone partite e giocate utili alla squadra. La prestazione, ovviamente, mi condiziona psicologicamente e adesso riesco ad allenarmi e a presentarmi alla partita con più serenità, a vivere meglio il quotidiano. Chiamate speciali? Quelle che mi hanno fatto più piacere sono quelle dei miei genitori e di mio fratello Giuseppe, che, insieme alla mia ragazza, mi sono stati sempre vicini. C'è stato un momento buio e da casa erano preoccupati per me, questo mese fortunato ha restituito il sorriso anche a loro: è stata una liberazione".

Nativo calabrese, ora in Sardegna

"Sardi e calabresi sono molto simili, molto legati alla loro terra. Sia la Calabria che la Sardegna sono posti speciali, dove c'è il piacere di vivere. Facciamo bene ad essere orgogliosi delle nostre origini e un'altra cosa in comune è la testardaggine. E siamo persone di cuore, accoglienti, vere. Queste caratteristiche accomunano sardi e calabresi".

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