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Passetti: "Cagliari club ambizioso, Sardegna Arena esempio di sinergia"

"Cagliari la mia città, rapporto viscerale"

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In un'intervista rilasciata a Tgym Italia, il Direttore Generale del Cagliari, Mario Passetti, racconta il mondo rossoblù a 360°: dallo stadio al futuro del Cagliari, ma anche raccontando il suo rapporto con il capoluogo sardo.

“Una società di calcio, contrariamente a quanto spesso si pensa, è una società complicata che alla fine vende intrattenimento e quindi c’è da curare la parte sportiva, che sicuramente è la parte più importante, quella che traina tutto, ma insieme a questa ci sono tutte le attività di comunicazione, di vendita del prodotto (che poi alla fine è la partita e quindi dei biglietti), del merchandising di alcuni prodotti e quindi la gestione dei negozi, degli store (online e offline) e dei fornitori, tutte le attività sul mondo digitale che sta crescendo rapidamente e sta evolvendo rapidamente, pensiamo soltanto al mondo degli ESports (per fare un esempio) piuttosto che il mondo legato alle infrastrutture. Il rapporto con la città?

Io in questa città ci sono nato, quindi ovviamente è un rapporto di affetto viscerale: questa è casa mia. Gli ostacoli per il progetto Sardegna Arena? Ostacoli ne abbiamo sicuramente affrontato – parlo al plurale tutti assieme – perché tutta la società è stata coinvolta nella realizzazione e nella pianificazione della nuova struttura. La pianificazione è stata chiaramente difficile, piena di potenziali ostacoli e poi devo dire che, grazie alle istituzioni, sia comunali che regionali, delle persone che ci hanno lavorato, dei media, degli sponsor. Qui c’è stato un bellissimo esempio di pubblico e privato assieme, per realizzare questa casa in 127 giorni.

La location che mi rappresenta nella Sardegna Arena? Sono tante, avendole vissute (come tanti altri colleghi) in prima persona. Se dovessi scegliere, opterei per il museo, perché è stata la parte diciamo che a un certo punto poteva essere anche sacrificata. L’obiettivo era quello di dare una casa ai tifosi e al Cagliari nel più breve tempo possibile, per permetterci di iniziare qui il campionato, cosa che è stata fatta.

Il gatto e la volpe negli spogliatoi? Io lo so, ma non posso fare nomi, quindi ognuno deve immaginarsi chi sono, magari a fine campionato vi dirò chi sono per vedere se avete indovinato.

Il Cagliari nel futuro? Questa società è ambiziosa, a partire dal presidente. Spero che tragga la sua forza dalle nostre radici, ovvero quella di rappresentare una terra, un popolo e noi da lì dobbiamo trarre la nostra forza per espanderci sempre di più ed essere sempre più ambiziosi”.

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