"Il nostro valore si misura in base ai risultati, sia chiaro. Ma a Cagliari si creano situazioni surreali quando la squadra perde, perché tutti mettono in discussione l'allenatore. Noi pensiamo che se è vero che quando si vince, si vince tutti assieme, la regola debba valere anche in caso di insuccesso. Per un anno, il primo, abbiamo pensato solo a cambiare la guida tecnica e avete visto i risultati. È ora che si cambi atteggiamento". Così il Dg del Cagliari Mario Passetti ai microfoni de L'Unione Sarda.
Dopo la gara con il Napoli
"Ci siamo riuniti la mattina dopo e abbiamo concluso che tutti, e sottolineo tutti, dobbiamo dare di più, lo meritano i nostri tifosi. Ci sono cinque o sei giocatori in grado di dare un contributo decisivo e diciamo che nelle ultime tre uscite, questo contributo è mancato. Ma fidatevi, il Cagliari ha un potenziale ancora inespresso, il lavoro paga sempre".
Barella ma non solo
"Per noi è stata una soddisfazione indescrivibile la sua convocazione nella Nazionale maggiore. Fra il giocatore e il presidente c'è un rapporto speciale, penso che sarà difficile che il Cagliari se ne privi. Noi vogliamo costruire ogni anno una squadra sempre più competitiva, per questo è importante che i migliori rimangano. Ecco perché stiamo lavorando ai rinnovi di Cragno, Ionita e anche Barella".
Obiettivi del club
"La nostra è una società ambiziosa. L'obiettivo è mantenerla solida e sana sotto il profilo finanziario. Siamo sicuri che un lavoro serio, sia incrementando il numero dei tifosi lontano dalla Sardegna che investendo sul settore giovanile, ci porterà a risultati importanti".
Su Tommaso Giulini
"Nel Cagliari, quella di Giulini è una guida ferma, non si spiegherebbe la realizzazione di uno stadio dal nulla in 127 giorni".