Duje Cop nella lista dei partenti, un esubero per la squadra di Rastelli. Eppure sono tanti i tifosi che terrebbero l'attaccante croato, e di lui ne parla benissimo Gianluca Festa, che lo allenò e utilizzò con costanza:
“Cop è un attaccante che in area di rigore sa il fatto suo – dice l’allenatore di Monserrato ai microfoni di Castedduonline – è bravo, capace, smaliziato. Come tutti gli slavi ha un carattere un po’ particolare, magari in allenamento dava l’idea di essere un po’ indolente e io lo spronavo a darci dentro. Ma era un suo modo di gestirsi. Ricordo che mi diceva: ‘Mister, tranquillo. In partita è un’altra cosa’. Ed effettivamente era così, diventava cattivo agonisticamente parlando, così come è giusto che sia.
Per i difensori non era un cliente semplice da marcare, perché oltre a vedere la porta sapeva farsi rispettare fisicamente. Se in quel periodo riuscimmo a fare 13 punti in 7 partite buona parte del merito fu anche suo (Festa raccolse una squadra a pezzi, che tra le dissennate parentesi di Zola e Zeman nelle ultime 10 partite aveva raccolto la miseria di 2 pareggi, 8 sconfitte e neanche lo straccio di una vittoria ndc).
Se rimanesse credo che il Cagliari se ne avvantaggerebbe di sicuro, anche considerando la crescita ulteriore avuta nel campionato spagnolo e in nazionale”.
