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Rastelli: "Voglio convincere tutti: sulle frizioni con Borriello..."

"Barella? E' un Dunga con i piedi di Rui Costa"

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È un Massimo Rastelli raggiante quello intervistato questa mattina dalle colonne della Gazzetta Dello Sport.

Il tecnico del Cagliari mette in risalto gli aspetti positivi della scorsa stagione (tra cui 55 gol fatti e 14 vittorie in campionato), senza pensare alla lacuna principale che spesso gli viene contestato, ovvero le 76 reti al passivo.

Ecco le sue dichiarazioni:

"Lo scorso anno ho vinto più gare di compagini come Torino e Sampdoria. Sono al lavoro per cercare di convincere tutti. Lo staff tecnico? L'abbiamo allargato a otto membri. Ora c'è più qualità: in genere ci sono tre collaboratori col tecnico, adesso curiamo ogni dettaglio. Le basi? Ripartiamo dal lavoro, dalla schiettezza e dal rispetto reciproco, a me e al gruppo.

Murru? Con me in panchina, ha sempre giocato titolare, quindi non vi è polemica alcuna in tal senso. La società ha valutato attentamente la situazione legata al ragazzo e ha visto che la contropartita e il conguaglio economico erano importanti. Ho lanciato giovani come Barella e Deiola e ora tocca a Miangue, che può darci un ulteriore spinta a sinistra.

Cigarini? Arriva al Cagliari in ritardo di un anno. È un giocatore che ho voluto fortemente e che ho persino incontrato da calciatore (lui vestitva la maglia della Samb). Si tratta di un regista completo, ha visione di gioco e personalità. Ad ogni modo, e senza fare un torto a nessuno, voglio comunque ringraziare Tachtsidis per quanto fatto da noi.

La difesa? Abbiamo aggiustato molto nella fase arretrata. Andreolli? Ha esperienza e personalità. Aiuterà Pisacane, che da centrale ha fatto molto bene. Spero di riavere presto anche Capuano (che si adatta anche a sinistra) e Ceppitelli. Isla può essere importante. Padoin? Adoro i calciatori duttili come lui, può essere il nostro jolly.

Pisacane? I meriti sono suoi. Io ho scelto l'uomo. È un professionista che ha dentro di sè i miei stessi valori. Arriva dal basso proprio come me, mette sudore, energia e su ogni pallone ci mette tanta grinta: ha emozionato sia me sia tutti quanti.

Barella? Un centrocampista alla Dunga con i piedi di Rui Costa. Un altro anno con noi può aiutarlo a maturare ancora di più. Joao? È il giocatore che ho compreso di più: sono riuscito ad entrare nella sua mente. Gli voglio bene, ma mi affeziono anche agli altri giocatori. Con loro sono abituato a parlare e dialogare.

Borriello? Abbiamo avuto delle frizioni ma ora ci stimiamo. Vuole sempre giocare. Su due tiri, uno sicuramente lo manda in porta. Si interessa a tutto e ama il suo mestiere di calciatore. Tuttavia, è giusto che abbia altre ambizioni. Le mie ambizioni? In primo luogo, conquistare la salvezza. La Sardegna Arena deve essere un fortino e una bolgia".

 

 

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