Il Cagliari a 360 °. Massimo Rastelli analizza la sua squadra ai microfoni di "Casa Cagliari", la striscia quotidiana in onda ogni pomeriggio su Videolina.
Ecco le sue dichiarazioni:
"Il lavoro in ritiro? Sono i primi quattro giorni. Sono soddisfatto, abbiamo raccolto tutto l’organico a disposizione. Da ieri sto lavorando con tutti i ragazzi, c’è disponibilità e sono in una condizione accettabile. Col passare dei giorni, cercheremo di smaltire l’organico che ora è numeroso. Il nuovo staff? L’impatto è stato buono. Sono abituato a prendere sotto il mio lavoro professionisti che abbiamo le capacità per migliorare il mio mestiere di tecnico.
C’era la necessità di ampliare il nostro staff numericamente e qualitativamente. Ogni allenatore fa di ogni stagione di ogni singolo momento un modo per crescere. Ho potuto conoscere meglio la Serie A e i miei calciatori. Affronto questa sfida con la voglia di migliorare e con entusiasmo. Il Cagliari camaleontico? Sappiamo che in una stagione lunga ed insidiosa, un allenatore deve capire come poter intervenire.
Partiamo da un sistema oramai consolidato, con i difensori nella linea a quattro e la mediana a tre elementi. Davanti abbiamo un potenziale offensivo importante e dobbiamo saperlo sfruttare. La campagna acquisti? Gli arrivi sono in linea con quanto concordato con presidente e direttore sportivo: abbiamo cercato di capire quali potevano essere le caratteristiche che la scorsa stagione mancavano. Il ritorno di Cragno può essere importante.
Nel girone d’andata abbiamo avuto diverse difficoltà soprattutto a causa degli infortuni di Farias, Ionita, Joao Pedro, Dessena e Melchiorri che hanno penalizzato il nostro cammino. Con questi giocatori al 100 % si può vedere un Cagliari migliore. Joao Pedro? È un giocatore fondamentale, che si sacrifica per la squadra e ha qualità immense. Ho intravisto in lui i valori umani che a me piacciono, oltre a quelli professionali.
L’attacco? In un attimo ti puoi trovare in grande abbondanza in un reparto e poi dopo qualche giorno essere in emergenza. Ci saranno anche quelli che si ritaglieranno uno spazio importante, come per esempio Cossu, Giannetti e Han. Il secondo anno in A? L’ho detto prima, cerco ogni giorno di imparare sulla base delle esperienze passate. Siamo riusciti ad ottenere ottimi risultati. Quest’anno è un’altra tappa di crescita, quindi azzeriamo tutto e ripartiamo.
Il mio approccio al lavoro non cambia, sono una persona solare, penso sempre positivo, sono sicuro delle mie capacità e ho il piacere di allenare una squadra importante in una grande piazza. Le responsabilità non mi pesano affatto. Per ogni allenatore, iniziare e finire la stagione è sicuramente fondamentale. Cigarini e Andreolli? Sono due profili che abbiamo individuato a fine stagione.
Marco è il profilo italiano e d’esperienza che cercavamo, per poter altresì impostare la manovra da dietro. Stessa cosa per Luca, che abbina qualità e tecnica in mezzo al campo. Barella play? Era una mia idea iniziale, poi con la partenza di Murru e l’arrivo di Cigarini i piani sono cambiati e abbiamo beccato due piccioni con una fava. Nicolò farà quello che ha fatto lo scorso anno, ma sa che può benissimo svolgere anche il ruolo di regista.
Altri acquisti? Questo periodo ci aiuterà a capire se ci saranno altri innesti da inserire nella rosa. Rossi ha fatto un ottimo lavoro per prendere Andreolli, che viene a Cagliari per riscattarsi, l’ho voluto fortemente e fa parte pienamente del progetto tecnico. Saluto tutti i tifosi rossoblù".

