“Ero al debutto, ho capito tante cose, possiamo migliorare. Basta volerlo e crederci assieme”, così Rastelli ai microfoni de La Nuova Sardegna.
“Potrò dire di avere allenato e giocato al Sant’Elia, qui ho vissuto due anni meravigliosi per le risposte date al club, poi l’abbraccio con Gigi Riva e gli altri dello scudetto”.
Verso Pejo
“A Pejo spero di poter lavorare con la rosa quanto più completa, in questo periodo gettiamo le basi per la stagione”.
L'organico rossoblù
“Davanti con Borriello, Sau, Farias, Joao Pedro, Melchiorri, Cossu, Han e Giannetti siamo messi bene. Serve qualcosa in mezzo più un’alternativa ad Alves, valuteremo con la società le opportunità, abbiamo tracciato identikit e percorso di massima. Sarà un Cagliari tosto e voglioso di salvezza. Pisacane e Borriello vengono da un’annata super con continuità e costanza, Cragno torna dopo due stagioni decisive in B e potrà dimostrare quanto vale, a Barella possiamo far fare il regista. Padoin? Tutti vorrebbero averlo, può giocare in varie zone del campo. Borriello rimane? Per me è un punto fermo, lo aspetto l’8 luglio a Pejo”.
Farias e Joao Pedro
“Farias può essere determinante, è stato penalizzato dagli infortuni. Mi auguro trovi continuità e dimostri il suo valore, stimo tanto Joao Pedro e mi auguro che rimanga. Ionita? Sarà il suo anno, l’anno scorso nonostante l’infortunio ha fatto una seconda parte di campionato positiva”.
Nel Cagliari nuovamente Cossu
“Con Andrea ci siamo salutati alla gara di addio al Sant’Elia, approfondiremo ma è chiaro che è una bandiera, troveremo la collocazione per fargli dare il meglio. Sarà un Caglairi camaleontico, abbiamo un potenziale offensivo da sfruttare con equilibrio”.

