"Sono una quarantina circa in quattro anni, da quando ho cominciato a collaborare con l’Ism (la scuola di calcio internazionale di Perugia, ndr). Hanno studiato l’italiano e il nostro calcio, molti sono tornati a casa, una quindicina sono rimasti. A Pyongyang ho regalato la maglia di Han, firmata, al vice premier Ri Su-yong. Era felicissimo, non finiva di ringraziarmi. Poi ho incontrato Pak Doo-ik, quello che ha fatto piangere l’Italia al Mondiale ’66, ora è il presidente della Federcalcio che finanzia il progetto". Così il Senatore Razzi a La Gazzetta dello Sport.
Razzi - che domenica sarà al Sant'Elia - svela poi un retroscena sul leader Kim Jong-un: "Se segue il calcio italiano? Certo, sa tutto della Serie A e del basket Nba. Se la Juventus giocasse nello stadio di Pyongyang, che è enorme, lo riempirebbe. Cosa dirò ad Han domenica? Gli farò i complimenti, è considerato un talento, al livello di quelli europei. L’ho incontrato una volta a Pyongyang, ma non credo di riconoscerlo: sono tutti uguali...".
